giovedì 20 ottobre 2022

Diari da collezione


Scrivere il proprio diario negli anni passati era più di una semplice moda. L'attività rappresentava un momento intimo, privato e di riflessione al termine delle faccende quotidiane quasi come se il fatto di riportarle su carta fermasse le lancette del tempo per rendere eterni quei momenti trascorsi. E in un certo senso era proprio così.


Tra la fine del '700 e gli inizi del '900 sono stati scritti tantissimi diari da parte di autori e autrici conosciuti ma anche meno famosi che tuttavia proprio grazie alle loro memorie hanno raggiunto notorietà spesso postuma. 

La maggior parte di essi trattava di questioni familiari, talvolta di affari ma sopratutto di momenti intimi di riflessione personale oppure diari di viaggio.

La storia di questi diari è fatta di ritrovamenti casuali, di tesori in soffitta, di lasciti ed eredità ma anche di documenti andati perduti, di scritture in codice spesso indecifrabili, di amicizie e di editori illuminati!

Nella maggior parte dei casi si tratta di testi prodotti per un uso esclusivamente privato che hanno il pregio di offrire al lettore minuziosi dettagli della vita del tempo della scrittura e che rappresentano un vero affresco della società dell'epoca, degli usi e costumi, degli stili di vita e dei sentimenti di coloro che scrivevano che in genere, erano lungi dal pensare i che i loro scritti prima o poi sarebbe stati resi noti ad un vasto pubblico.

L'800 è stato definito come l'eta d'oro dei diari ed il culmine di questa produzione si ha proprio a partire dalla metà di questo secolo. Sono gli anni in cui trionfa una letteratura dei diari soprattutto al femminile che riguarda principalmente la sfera privata.

Da diversi anni mi dedico alla raccolta di questi diari pur sapendo che agisco in campo ampio che salvo per poche eccezioni ha poche traduzioni in italiano. La maggior parte dei testi è dunque in inglese, la lingua madre degli autori.


Fu, infatti, proprio in Inghilterra che proliferò tantissimo la voglia e la capacità di scrivere il racconto delle proprie giornate. Poeti e poetesse, illustratori e illustratrici, botanici e botaniche, lady e sir, ma anche nobili uomini e donne (una su tutte fu proprio la Regina Vittoria!). In molti si cimentarono in questo tipo di scrittura che oggi rappresenta un tesoro di altissimo valore letterario e fonte di preziose informazioni per gli studiosi.

Non tutti i diari erano ovviamente illustrati dall’autore. Bellissimi quelli di Edith Holden (tra i pochissimi tradotti in italiano!!). In molti credono che siano i più belli e probabilmente da un punto di vista artistico lo sono davvero!


La mia attenzione in questi anni è stata rivolta ai cosiddetti 'illustrati' ovvero testi a cui l'editore o il curatore aggiungono disegni, foto, illustrazioni in modo da accompagnare il lettore a comprendere ancor di più nella narrazione dell’autore.


Della mia raccolta una menzione a parte la dedico al libro di Susan Tweedsmuir poichè non è un vero e proprio diario ma piuttosto un'autobiografia (ho ritenuto utile inserirla in questo elenco poiché è una scrittura che per temi trattati e contenuti proposti, si avvicina molto allo stile di un diario).

Le recensioni pubblicate in questo blog non seguono un ordine cronologico ma piuttosto sono frutto di  una mia ispirazione o semplicemente un desiderio personale di approfondire tale studio!

Nell'attesa del prossimo post (se amate il genere non lo perdete perché è uno spunto di lettura di un diario a mio avviso molto interessante) vi lascio il link ai miei precedenti!

Tutte le foto qui pubblicate sono state fatte fa me e tratte dalla mia collezione.

Diari recensiti in questo blog (in aggiornamento!)

The Lakeland Journal - Doroty Wordsworth






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