domenica 22 aprile 2012

23 aprile - Giornata Mondiale del Libro

La Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore è un evento patrocinato dall'UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.
Ogni anno numerosi sono i paesi che celebrano questa giornata. Ma perchè proprio oggi?
Facciamo un salto nel passato e precisamente al 1616: in questo giorno morivano tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l'inglese William Shakespeare e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega.
E sempre il 23 aprile, ovviamente in anni diversi, nascevano lo stesso Shakespeare, il francese Maurice Druon, il russo Vladimir Nabokov, il colombiano Manuel Mejía Vallejo e il premio nobel islandese Halldór Laxness (1902-1998).
Inoltre il 23 aprile si celebra anche il giorno di San Giorgio!
Per celebrare questa giornata propongo la lettura di un  meraviglioso sonetto scritto nel 1609 da Shakespeare in lode all'amore che nessun tempo e mutamento può sconfiggere!

Sonetto 116
"Non sarà che alle nozze di anime fedeli
Io ammetta impedimenti. Amore non è amore
Che muta quando scopre mutamenti,
O a separarsi inclina quando altri si separan:
Oh no! è un faro irremovibile
Che mira la tempesta e mai ne viene scosso;
E’ la stella di ogni barca sperduta
Dal valore ignoto, benhè nota la distanza.
L'amore non si sottomette al tempo, anche se le labbra e le guance rosee
Cadono sotto la sua arcuata falce;
L'amore non si altera con poche  ore o settimane
ma coraggioso resiste fino al giorno del giudizio.
Se questo è un errore e mi verrà provato
io non avrò mai scritto e nessun uomo mai amato..."

Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments. Love is not love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove:
O no! it is an ever-fixed mark
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth's unknown, although his height be taken.
Love's not Time's fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle's compass come:
Love alters not with his brief hours and weeks,
But bears it out even to the edge of doom.
 If this be error and upon me proved,
 I never writ, nor no man ever loved.

Si presume che i sonetti di Shakespeare furono scritti alla fine del sedicesimo secolo, durante il periodo di chiusura dei teatri a causa della peste ove e gli era più libero dai pressanti impegni del teatro.
Dei 154 sonetti i primi 126 sono dedicati ad un giovane uomo i restanti ad una dama bruna.
Ispirato da Petrarca, Shakespeare fa un passo oltre proclamando un concetto di amore universale platonico, filiale, omosessuale, romantico.


venerdì 13 aprile 2012

L'Inghilterra al tempo di Dickens...

In occasione del bicentenario della nascita di Charles Dickens, a Napoli un mostra a Palazzo Reale ne ha ricordato l’epoca esponendo alcune edizioni delle celebri “The Illustrated London News” il magazine pubblicato a partire dal 1842. Questa mostra mi ha dato spunto per scrivere un po’ sull’argomento.
Non vi è alcun dubbio che Dickens fu uno dei più popolari romanzieri della storia della letteratura di ogni tempo: egli raccontò le condizioni di vita della sua epoca con memorabili descrizioni della vita della classe operaia e dei bassifondi londinesi. La Coketown, ovvero la città del carbone immaginaria ma non troppo (in realtà era Preston vicino Machester) era “una città con mattoni rossi o, per meglio dire, di mattoni che sarebbero stati rossi se fumo e cenere lo avessero permesso: così come stavano le cose, era una città di un rosso e di un nero innaturale come la faccia dipinta di un selvaggio. Era una città di macchinari e di lunghe ciminiere dalle quali strisciavano perennemente interminabili serpenti di fumo, che non si srotolavano mai!".  (Tempi difficili, Garzanti editore, 1982, pag. 23).   
The Queen Victoria
"The Illustrated London News"
1842

L’esistenza di Dickens concise proprio con il periodo di grande sviluppo della società industriale inglese e parte con il lungo regno della regina Vittoria segnato da una grande espansione dell'Impero Britannico, preceduto dalla prima rivoluzione industriale e da un periodo di grandi cambiamenti sociali, economici e tecnologici nel Regno Unito. In pochi decenni la società inglese subì una vera e propria trasformazione che vide la crescita di sobborghi industriali caratterizzati da quartieri spesso malsani che ospitavano gente proveniente dalla campagna in cerca di lavoro nelle fabbriche cittadine. 

Ma se da un lato c’era le condizioni miserevoli dei sottoproletari, dall’altra la ‘nuova civiltà’ britannica cresceva in opulenza e magnificenza. L’impero britannico diventò il più vasto della storia dell’uomo e raggiunse il suo culmine come potenza economico-politica proprio tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX.  La sua estensione poteva contare tutti e cinque i Continenti, dal Canada alla Guyana, dall'Egitto al Sud Africa, dall'India all'Australia; il controllo deiterritori ricchissimi di materie prime permise al Regno Unito di diventare la più grande potenza economico-militare del pianeta per quasi cento anni.
Nel 1851 la regina Vittoria fece del “Cristal Palace” il simbolo del suo glorioso impero.


Interno del Cristal Palace
Il palazzo nato per iniziativa del Principe Alberto, inseparabile consorte della regina e uomo dalla idee liberali e progressiste, era un’enorme costruzione in stile vittoriano costruita interamente in ferro e vetro smontabile. Il 1 maggio la regina inaugurò l’esposizione a Hyde Park: la manifestazione ebbe un successo enorme tanto permettere al governo di acquistare  delle terre a South Kensington e stabilirvi strutture educative, oltre a quello che sarà poi oggi noto col nome di Victoria and Albert Museum. I padiglioni dell’esposizione ospitarono manufatti ed oggetti provenienti da tutte le vastissime colonie dell’impero. L'area divenne nota come "Albertopolis” e oggi contiene un vasto numero di  strutture culturali ed educative.


The “Illustrated London News" offre una panoramica molto ampia delle vita dell’epoca.



Il magazine fu fondato da Herbert Ingram e suo figlio Mark Lemon, editore del Punch, un’importante rivista satirica inglese. Il magazine fece la sua prima apparizione il 14 maggio 1842 al prezzo di six pence con sedici pagine e trentadue illustrazioni realizzate con tecniche xilografiche. Fu pubblicato per moltissimo tempo: nel 1971 divenne un mensile, poi nel 1989 un bimestrale e in seguito un quadrimestrale. Oggi non è più pubblicato.
Molti gli articoli e le illustrazioni sulla moda del tempo. Da alcune di queste edizioni sono tratte le suggestive immagini che vi mostro. Diverse sono le tavole in cui si trovano anche rappresentazioni di Napoli.


Fashion
"The Illustrated London News"
1842



The bay of Naples
The Illustrated London  News
1856