Non vi è alcun dubbio che Dickens fu uno dei più popolari romanzieri della storia della letteratura di ogni tempo: egli raccontò le condizioni di vita della sua epoca con memorabili descrizioni della vita della classe operaia e dei bassifondi londinesi. La Coketown, ovvero la città del carbone immaginaria ma non troppo (in realtà era Preston vicino Machester) era “una città con mattoni rossi o, per meglio dire, di mattoni che sarebbero stati rossi se fumo e cenere lo avessero permesso: così come stavano le cose, era una città di un rosso e di un nero innaturale come la faccia dipinta di un selvaggio. Era una città di macchinari e di lunghe ciminiere dalle quali strisciavano perennemente interminabili serpenti di fumo, che non si srotolavano mai!". (Tempi difficili, Garzanti editore, 1982, pag. 23).
The Queen Victoria "The Illustrated London News" 1842 |
L’esistenza di Dickens concise proprio con il periodo di grande sviluppo della società industriale inglese e parte con il lungo regno della regina Vittoria segnato da una grande espansione dell'Impero Britannico, preceduto dalla prima rivoluzione industriale e da un periodo di grandi cambiamenti sociali, economici e tecnologici nel Regno Unito. In pochi decenni la società inglese subì una vera e propria trasformazione che vide la crescita di sobborghi industriali caratterizzati da quartieri spesso malsani che ospitavano gente proveniente dalla campagna in cerca di lavoro nelle fabbriche cittadine.
Ma se da un lato c’era le condizioni miserevoli dei sottoproletari, dall’altra la ‘nuova civiltà’ britannica cresceva in opulenza e magnificenza. L’impero britannico diventò il più vasto della storia dell’uomo e raggiunse il suo culmine come potenza economico-politica proprio tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX. La sua estensione poteva contare tutti e cinque i Continenti, dal Canada alla Guyana, dall'Egitto al Sud Africa, dall'India all'Australia; il controllo deiterritori ricchissimi di materie prime permise al Regno Unito di diventare la più grande potenza economico-militare del pianeta per quasi cento anni.
Nel 1851 la regina Vittoria fece del “Cristal Palace” il simbolo del suo glorioso impero.
Il palazzo nato per iniziativa del Principe Alberto, inseparabile consorte della regina e uomo dalla idee liberali e progressiste, era un’enorme costruzione in stile vittoriano costruita interamente in ferro e vetro smontabile. Il 1 maggio la regina inaugurò l’esposizione a Hyde Park: la manifestazione ebbe un successo enorme tanto permettere al governo di acquistare delle terre a South Kensington e stabilirvi strutture educative, oltre a quello che sarà poi oggi noto col nome di Victoria and Albert Museum. I padiglioni dell’esposizione ospitarono manufatti ed oggetti provenienti da tutte le vastissime colonie dell’impero. L'area divenne nota come "Albertopolis” e oggi contiene un vasto numero di strutture culturali ed educative.
Nel 1851 la regina Vittoria fece del “Cristal Palace” il simbolo del suo glorioso impero.
Interno del Cristal Palace |
The “Illustrated London News" offre una panoramica molto ampia delle vita dell’epoca.
Il magazine fu fondato da Herbert Ingram e suo figlio Mark Lemon, editore del Punch, un’importante rivista satirica inglese. Il magazine fece la sua prima apparizione il 14 maggio 1842 al prezzo di six pence con sedici pagine e trentadue illustrazioni realizzate con tecniche xilografiche. Fu pubblicato per moltissimo tempo: nel 1971 divenne un mensile, poi nel 1989 un bimestrale e in seguito un quadrimestrale. Oggi non è più pubblicato.
Molti gli articoli e le illustrazioni sulla moda del tempo. Da alcune di queste edizioni sono tratte le suggestive immagini che vi mostro. Diverse sono le tavole in cui si trovano anche rappresentazioni di Napoli.
Il magazine fu fondato da Herbert Ingram e suo figlio Mark Lemon, editore del Punch, un’importante rivista satirica inglese. Il magazine fece la sua prima apparizione il 14 maggio 1842 al prezzo di six pence con sedici pagine e trentadue illustrazioni realizzate con tecniche xilografiche. Fu pubblicato per moltissimo tempo: nel 1971 divenne un mensile, poi nel 1989 un bimestrale e in seguito un quadrimestrale. Oggi non è più pubblicato.
Molti gli articoli e le illustrazioni sulla moda del tempo. Da alcune di queste edizioni sono tratte le suggestive immagini che vi mostro. Diverse sono le tavole in cui si trovano anche rappresentazioni di Napoli.
Fashion "The Illustrated London News" 1842 |
The bay of Naples The Illustrated London News 1856 |
Nessun commento:
Posta un commento
Thank you for visiting my blog and for your comments! :)
Grazie per aver visitato il mio blog e per i vostri commenti! :)