martedì 27 gennaio 2015

27 gennaio 1756 - La nascita di un genio

In breve sintesi la vita di un genio attraverso le meravigliose figurine Liebig 
(i testi sono liberamente tratti dalle figurine)

Wolfgang Amedeus Mozart
1756 (Salisburgo) - 1791 (Vienna)

1 - Precoce inizio



Wolfgang Amadeus Mozart nacque a Salisburgo il 27 gennaio 1756. Suo padre Leopoldo compositore e violinista avviò sin da bambini agli studi musicali Wolfgang e la sorella maggiore Nanneri. A soli 7 anni l’uno e 11 anni l’altro furono condotti dal padre a suonare in pubblico a Monaco e alla corte di Vienna.
L’immagine raffigura i due piccoli Mozart accanto a Maria Teresa D'Austria e alla piccola Maria Antonietta futura regina Francia.

2 - Viaggi giovanili


A soli otto anni il piccolo Mozart si trovava ad affrontare le fatiche di viaggi, studi, concerti in pubblico, e ben presto la salute inizio a risentirne.
Insieme alla famiglia intraprese numerosi viaggi e soggiorni fuori dal loro paese. Egli era un precoce suonatore di diversi strumenti musicali e già sviluppava doti di compositore.


3- Ingresso nella vita


Dal 1770 al 1773 Mozart fece in Italia tre viaggi. Nell’intervallo tra il secondo e il terzo  a soli 15 anni ebbe la nomina di Maestro concertatore. Negli anni successivi viaggiò molto sempre alla ricerca di una libertà indispensabile alla sua creatività e con un famiglia in difficoltà economiche.
A 22 anni inizia a frequentare Weber, una famiglia di modeste risorse che vive in margine al teatro. Mozart si innamora di una delle figlie di Weber Aloysia.

4 - La scuola del mondo


Nel 1777 si recò a Parigi con la madre e vi soggiornò per quasi due anni. Alla morte della madre non era più il bambino prodigio ma un giovane magrolino di mediocre aspetto, sicuro di sé ed avido di successo.
Sposò la sorella di Aloysia e attraversò anni di grande produzione musicale accompagnata da ristrettezze economiche.

5 - Maturità del genio


Il primo maggio del 1786 fu rappresentata a Vienna “Le nozze di Figaro”, commedia di Beaumarchais dal contenuto rivoluzionario e musicata da Mozart. In un clima di intrighi e diffidi dalle stesse autorità imperiali,  la commedia ebbe un clamoroso successo che ufficialmente non fu ricnosciuto e che non portò alcun guadagno. Mozart conobbe il vero trionfò a Praga con “Il Dongiovanni” che tuttavia a Vienna non piacque. 

6 - Gli ultimi anni


Alla soglia dei trent’anni Mozart è un uomo affermato nonostante avesse sperato dalla vita qualcosa di più.
Il suo genio ha composto musiche di ogni genere ma deve ancora comporre per la Corte di Vienna cercando di conciliare  propri ideali con i gusti correnti. Egli è colto da oscuri presentimenti. In circostanze inconsuete gli viene commissionato una messa requiem che lo terrà impegnato sino al suo ultimo respiro. Morì a meno di 36 anni il 5 dicembre del 1791. Sepolto in una fossa comune per le ristrettezze economiche, la sua salma non è stata mai ritrovata.


Durante la sua breve vita Mozart ha composto ben 626 opere: la prima all’età di soli 5 anni, l’ultima poco prima della sua morte. Mozart non si è limitato a comporre tantissime opere – ha creato anche uno stile proprio e inconfondibile.
La prima numerazione delle opere di Mozart risale a lui stesso. Successivamente il catalogo completo fu compilato da L. von Köchel: uscì nel 1862 con la definizione di "Catalogo cronologico-tematico di tutte le composizioni musicali di Wolfgang Amadé Mozart", in cui le opere recano la sigla KV oppure K.



giovedì 22 gennaio 2015

Rainy days...

It's pouring down heavily today!  Looking out the window is something that adults and children enjoy very much!. I love the rain, especially when I'm came back at home after a long day at work and stay with my family close to the warmth of a fireplace. Rain accompanies my thoughts and reflections... Moods, feelings and emotions gathered in my mind.  Slow the sounds of nature play melancholy notes that inspire peace and serenity...
Waiting for the return of the sun, I'm looking out my windows and I see ...


In questi giorni di fine gennaio la pioggia abbonda alle nostre finestre. Amo la pioggia specialmente quando quando sono al riparo a casa, magari al rientro da un lungo giorno di lavoro, con la mia famiglia vicino e il tepore di un camino acceso.
Guardare fuori è sempre una bella sensazione!. La pioggia accompagna pensieri e riflessioni mentre stati d'animo, sensazioni ed emozioni si affollano nella mente. Lenta la musica della natura suona malinconiche note che infondono pace e serenità. 
Aspettando il ritorno del sole, guardo fuori e vedo...


"From the first few drops of gentle sprinkling, to a wind-lashing deluge, rain is a permissive pal. Rain restores serenity to our daily endeavors because it slows us down, or it should. It's been my observation that when it rains, no one--from the dog to the boss--really expects much to happen or get done. This means we get to indulge in activities that would otherwise make us feel guilty--dawdling, idle conversation with coworkers, naps. "Gosh, isn't the weather dreadful," we mutter as our frazzled bodies and restless spirits downshift with a sigh of relief."
Romancing The Ordinary, Sarah Ban Breathnach 

"Dalle prime gocce di pioggerellina, a un diluvio di vento sferzante, la pioggia è un compagna permissiva. La pioggia dona serenità alle nostre fatiche quotidiane perché ci rallenta, o almeno dovrebbe. Dal mio punto di vista, quando piove, nessuno - dal cane al capo - si aspetta che accadano molte cose o che si realizzano. Ciò significa che si arriva a indulgere in attività che altrimenti ci sentiremmo in colpa - oziare, fare una conversazione informale con i colleghi,  sonnecchiare. "Accidenti, non è un tempo terribile," mormoriamo come i nostri corpi esausti e spiriti inquieti rallentano con un sospiro di sollievo. "
(testo liberamente tradotto da Romancing The Ordinary  di Sarah Ban Breathnach)







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