Kilvert’s Diary 1870-1879
Life in the english countryside in mid-victorian times
Oggi vi racconto di un diario considerato tra i migliori del genere scritti in epoca vittoriana! L’autore è il reverendo Francis Kilvert. Il titolo del libro è ‘Kilvert’s Diary 1850-1879 - Life in the english countryside in mid-victorian times’ (inutile dire che sono stata da subito attratta e conquistata dal sottotitolo!)
Del reverendo Kilvert, nonostante la sua breve vita ci sarebbe molto da scrivere ma poiché mi propongo sempre di fare post brevi per non annoiare troppo chi legge procedo con una sintesi!
Francis Kilvert nacque il 30 dicembre 1840 nella contea del Wiltshire. Figlio di un reverendo studiò prima nella canonica del padre, poi fu allievo di suo zio in una scuola di Bath e infine fu studente di Oxford. Prestò servizio come parroco evangelico in diverse parrocchie negli anni ’60 e ’70 dell’800. Nel 1864 entrò nel sacerdozio e fu dapprima curato del padre a Langley Burrel nel Wilthshire poi successivamente fu curato di un altro reverendo a Clyro in Galles. Proprio in quest’ultimo villaggio visse sette anni, dal 1865 al 1872, che considerò i suoi più felici.
Oggi sia l'area intorno a Clyro (dove il reverendo visse) sia quella di Chippenham nel Wiltshire (dove nacque) sono conosciute come Kilvert Country e sono luoghi di attrazione di turismo letterario.
Nella chiesa parrocchiale di Clyro si trova una targa commemorativa e, la sua ex residenza, Ashbrook House, è diventata una galleria d'arte. Molti degli edifici menzionati nei diari sono ancora esistenti, inclusa la vecchia scuola del villaggio dove insegnava Kilvert, la vecchia canonica, il New Inn (ora residenza privata) e The Swan (ora Baskerville Arms).
Kilvert inzio a scrivere il diario nel 1870 fino a poco prima della sua morte avvenuta il 23 settembre 1879 all’età di 38 anni a poche settimane dal suo matrimonio. Infatti, nell'agosto dello stesso anno, aveva sposato Elizabeth Anne Rowland ma una peritonite gli stroncò la vita improvvisamente pochi mesi dopo quando aveva appena 38 anni!
Il diario racconta la vita nella comunità rurale alla fine dell’800. Le passeggiate per la campagna e nei villaggi, gli incontri con i parrocchiani, i sermoni, le visite ai più bisognosi, le serate in compagnia, i pellegrinaggi nelle zone limitrofe, il mutare delle stagioni. Tantissimi sono i personaggi citati nelle sue descrizioni quotidiane.
Kilvert aveva la capacità di descrivere vividamente la natura e il paesaggio del Wilthshire e dei Welsh border con una vena a tratti umoristica ed ironica.
Il volume è pieno di aneddoti: Kilvert spesso non si limita solo ad esporre fatti della sua vita quotidiana. In diverse occasioni racconta episodi vissuti da altri. Una sorta di racconto nel racconto come quando incontra la nipote del poeta Wordsworth che a sua volta descrive un incontro con lo zio, o quando una sua amica gli racconta i suoi ricordi del giorni dell'inconorazione di re Giorgio IV.
Ma Kilvert da un lato è stato lodato come un pastore di campagna ben voluto e di buon cuore dall’altro è stato a lungo denigrato perché come Lewis Caroll pare avesse troppa attenzione per le ragazze (William Plomer, il curatore del diario, nella prefazione tesse le sue lodi di uomo di fede, bontà, buone maniere e attenzione per i più deboli pur riconoscendo le sue grandi debolezze per la bellezza delle giovani donne e la mancanza di denaro!).
Lo stesso Kilvert, nei suoi scritti testimonia queste sue attenzioni senza prestare particolare attenzione per la gravità dei suoi atteggiamenti. Occorre dire che su questo argomento l'epoca vittoriana era abbastanza equivoca e addirittura qualche critico ha riportato che, poiché questi atteggiamenti erano sopravvissuti alla censura dei diari fatta prima dalla moglie e poi dalla nipote di Kilvert, non potevano ritenersi azioni con intenti peccaminosi! (e' ovvio che noi oggi non la pensiamo così!).
Alla sua morte i diari furono ereditati dalla vedova che distrusse tutta parte relativa al corteggiamento del marito poiché ritenuta intima e privata. Ciò è riportato anche da Plomer nell'introduzione di questo volume.
Si ritiene che complessivamente il diario fosse scritto in ben ventinove quaderni e quelli eliminati vanno dal settembre 1975 al marzo successivo e dal giugno 1876 fino al dicembre 1877. Alla fine, dunque, ne rimasero ventidue.
Successivamente passarono alla sorella di Kilvert e poi ad una sua nipote che li prestò al fratello ed infine arrivarono nella mani di William Plomer, poeta, romanziere e biografo il quale intuì il valore letterario e li preparò per la stampa trascivendoli.
Tuttavia la guerra e la carenza di carta non permisero la stampa di tutti i taccuini che furono restituiti agli eredi di Kilvert. A questo punto ritornano nelle mani della nipote Essex Hope che ne elimina altri per questioni di privacy (i primi erano stati eliminati dalla vedova). Infine, sono solo tre quelli rimasti a tutt'oggi grazie al fatto che furono regalati a diverse persone.
Quindi le copie dattiloscritte di Plomer sono state davvero utili perché sono l'unica testimonianza dell'intera opera (o almeno a quella sopravvissuta ai vari tagli!) anche se su di loro aleggia un alone di mistero poiché dal confronto con i tre libri originali esistenti mancano dei pezzi e pare che il dattiloscritto completo sia andato perduto in guerra e che Plomer abbia comunque effettuato molti rimaneggiamenti rispetto al quanto scritto da Kilvert.!
Per fortuna Plomer aveva già dato in stampa tra il 1939 e il 1940 un’edizione in tre volumi che conteneva circa un terzo del materiale scritto (direi una storia abbastanza complicata anche solo a scriverla!!!). Le copie di Plomer sono state poi donate all’Università di Durham.
Infine riporto una citazione interessante scritta proprio dal reverendo e che spiega i motivi del suo scrivere il diario:
Wednesday 4 November 1874
'Why do I keep this voluminous journal? I can hardly tell. Partly because life appears to me such a curious and wonderful thing that it almost seems a pity that even such a humble and uneventful life as mine should pass altogheter away without some such records as this, an partley too because I think the record may amuse and interest some who come after me'.
'Perché tengo questo voluminoso diario? Riesco a malapena a dirlo. In parte perché la vita mi sembra una cosa così curiosa e meravigliosa che sembra quasi un peccato che anche una vita così umile e senza eventi come la mia debba passare del tutto senza qualche testimonianza come questa, anche in parte perché penso che la storia possa divertire e interessa alcuni che vengono dopo di me'.
Per l’acquisto di questo diario ho scelto l’edizione illustrata del 1992 tratta da una selezione di testi realizzata da Willam Plomer e pubblicata da Bracken Books London (ovviamente versione comprata usata e on line from uk!).
I meravigliosi dipinti pubblicati nel libro sono tutte scene della vita rurale del Wiltshire.
Solita nota dolente: il diario esiste solo in lingua inglese ma ciò non deve sorprende più di tanto perché la produzione tradotta in italiano di questo genere è davvero esigua soprattutto nei formati illustrati!.
Le informazioni di questo post sono tratte dalla lettura del Diario nell’edizione mostrata nella foto e da varie fonti consultate sul web tra cui The Kilvert Society
La bbc nel 1976 ha prodotto una serie televisiva dal titolo Kilvert's Diary con Thimoty Davies nei panni del reverendo e nel 2019 i diari sono stati drammatizzati su BBC Radio.
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