giovedì 31 luglio 2014

Summer



Shall I Compare Thee To a Summer's Day?
Sonnet 18
Thou art more lovely and more temperate:
Rough winds do shake the darling buds of May,
And summer's lease hath all too short a date:
Sometime too hot the eye of heaven shines, 

And often is his gold complexion dimm'd;
And every fair from fair sometime declines,
By chance or nature's changing course untrimm'd;
But thy eternal summer shall not fade 
Nor lose possession of that fair thou owest;
Nor shall Death brag thou wander'st in his shade,
When in eternal lines to time thou growest: 
So long as men can breathe or eyes can see, 
So long lives this and this gives life to thee.
William Shakespeare

Seagulls - Margaret W. Tarrant (1888 -1959, English) 

Dovrò paragonarti ad un giorno d'estate?
Sonetto 18

Devo paragonarti ad un giorno d'estate?
Tu sei più amabile e più temperato:

Impetuosi venti scuotono i diletti boccioli del maggio

e il corso dell’estate ha durata troppo breve.

Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo

e spesso il suo aureo volto e' offuscato,

e ogni bellezza dalla bellezza prima o poi declina,

spogliata dal caso o dal mutevole corso della natura.

Ma la tua eterna estate non sfiorira',
ne perderai possesso della tua bellezza;
ne morte si vanterà che tu vaghi nella con la sua ombra,
poiche' tu cresci nel tempo in versi eterni.
Finche' uomini respirano e occhi vedono,
vivranno questi miei versi, e daranno vita a te.
William Shakespeare

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