"Wild Arum" By Edith Holden in "The Country Diary of an Edwardian lady" |
In her diary written in 1906 Edith Holden observed nature in a unique and special way, with love, freshness, charm, and beauty. She recorded with words and illustrations the seasonal changes in flora and fauna of the English countryside.
I think we should look at the world as she did for ourselves and for our children. Today is the Mother's Day and I dedicate it to my Mother and to Mother Nature who made it all possible.
Today May 14, she wrote:
"Visited the violet: wood this evening, it is quite green and shady there now, as most of trees are Firs and Sycamores and the latter are in full leaf. The ground was covered with Wild Arums, all in flower, - their pale green spathes gleaming out very conspicuously against the red earthen, banks where the rabbit burrow. Some of the sheathes were spotted and I found one deep, raddish purple in colour. The large handsome green keaves that were so beautiful in the early spring, are now beginning to wither away, as the flowers attain maturity. I noticed the flower just coming on the Beech, - scarely distinguishable from the tender green of the foliage. Oak apples are pleintuf now on the Oak-Trees".
Edith Holden nel suo diario scritto nel 1906 ha osservato la natura in modo unico e speciale, con l'amore che tutti dovremmo avere per la nostra terra. Con i suoi disegni e le suo parole ha raccontato la bellezza dei cambiamenti della natura nel corso delle stagioni.
Io penso che tutti dovremmo imparare a guardare il mondo come ha fatto lei per noi stessi e per i nostri figli. Oggi è la festa della mamma ed io la dedico alla mia Mamma a Madre Natura che ha reso possibile tutto ciò.
Oggi 14 maggio ella scriveva:
"Questa sera sono andata al bosco delle Viole; qui ora è tutto verde e piano d'ombra, perchè la gran parte degli alberi sono Abeti e Aceri di monte, e questi ultimi sono tutti una foglia. Il suolo era ricoperto dai Gigari, tutti in fiore: le loro spate verde pallido spiccavano distintamente contro gli argini di terra rossa, ove fanno la tana i conigli. Alcune guaine di Gigari erano macchiettate e ne ho trovata una dall'intensa colorazione porporina. Le grandi ed eleganti foglie verdi, così belle all'inizio della primavera, cominciano ad avvizzire ora che i fiori sonno ben sbocciati. Ho notato che stanno apparendo i fiori sul Faggio, a malapena distinguibili dal verde tenero del fogliame. Le galle sono adesso numero sulle Querce".
Che bel pensiero che hai avuto per la festa della mamma. Hai ragione dovremmo tutti avere più rispetto di Madre Natura e anche un pò di più per noi stessi.
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