Diario di viaggio di un tour Enjoy Coffe and More
Luglio 2019
(Prima parte)
(Prima parte)
Raccontare di un viaggio appena intrapreso non è mai una cosa semplice. Decidere quali informazioni riportare al lettore è sempre una scelta dettata da qualche motivo.
Di cosa scrivo? Di case?… giardini?… luoghi?… pranzi?… cene?… amicizie?…?
Ho cercato il filo conduttore del mio racconto e alla fine trovarlo è stato più facile di quanto pensassi perché l'avevo a portata di mano: racconterò i luoghi che ho visto attraverso le emozioni, quelle belle...vissute... e provate nell’arco di sei indimenticabili giorni!
E così ho deciso che il mio filo rosso saranno le 27 emozioni individuate dai ricercatori dell’Università di Berkeley ovvero: ammirazione, adorazione, apprezzamento estetico, divertimento, ansia, soggezione, imbarazzo, noia, calma, confusione, desiderio, disgusto, dolore empatico, estasi, invidia, eccitazione, paura, orrore, interessamento, gioia, nostalgia, amore, tristezza, soddisfazione, desiderio sessuale, simpatia, trionfo (non temete: ne sceglierò solo alcune!!!).
The Tally Ho, Hungerford Berks |
Primo giorno
Bath
Il viaggio inizia nel sud ovest dell’Inghilterra a
Bath cittadina del Somerset posta sulle rive del fiume Avon.
Bath è meta ideale per chi ama Jane Austen. Pur non
essendo una cittadina particolarmente amata dalla scrittrice (in assenza di
prove concrete questa è una supposizione), visitarla oggi è come fare un
piccolo viaggio indietro nel tempo. Passeggiare per le sue vie, osservare
l’architettura georgiana dei palazzi, è un po’ come sentirsi una moderna Jane
che ha appena attraversato il suo cerchio di pietre per entrare nell'epoca regency.
Quale
emozione scelgo per descrivere le mie sensazioni? Sicuramente la n. 16 quella
dell’eccitazione per il viaggio appena iniziato, per la mia voglia di
visitare luoghi e per l’attesa di intraprendere nuove conoscenze dei compagni
di viaggio.
Jane Austen Center, Bath |
Il Jane Austen Center di Bath è un piccolo museo
omaggio alla scrittrice e agli anni vissuti a Bath e rappresenta un valido approccio
al mondo austeniano attraverso un’esposizione permanente di diversi memorabilia.
Jane Austen visse a Bath cinque anni, da maggio
1801 a luglio 1806. Per tre anni alloggiò con la famiglia in una casa in
affitto al numero 4 di Sidney Place. Per raggiungerla dal centro della
cittadina sono circa 15 minuti a piedi passando per il Pulteney Bridge. Non so
bene cosa sia la casa ora. A dire il vero, leggendo sui citofoni sembra essere
un b&b o fitta appartamenti.
4 Sidney Place, Bath |
Bellissimi i Sidney Gardens posti di fronte. Sono gli unici giardini definiti 'di piacere' settecenteschi rimasti in Inghilterra, i cosiddetti Vauxhall Gardens. Una breve fugace sosta è giusto il tempo per fotografare
questa deliziosa siepe di fiori selvatici.
Sidney Gardens, Bath |
Ritornando verso la cattedrale, sento di provare l'emozione della nostalgia per le cose passate, per tutto ciò che
l’affascinante mondo regency regala alla nostra fantasia.
L’escursione a Bath prevede, infine, una visita
alle terme romane costruite ai tempi dell'imperatore Vespasiano, nel 75 d.C.,
nella città allora chiamata Aquae Sulis.
The Roman Baths, Bath |
Un must per chi visita Bath se si considera che la
cittadina fu fondata dai Romani proprio grazie alle sorgenti calde naturali che
sgorgano dal sottosuolo. Interessante la visita poiché l’intero sito, oltre
alle piscine d’acqua, conserva una interessante raccolta di manufatti
romani.
The Roman Baths, Bath |
Infine, la giornata si conclude in un albergo con
una piacevole sorpresa: la bellezza indiscutibile dell’edificio ospitato in un
grande maniero vittoriano circondato da 7 acri di splendidi giardini, vetrate
colorate e accoglienti saloni con caminetti. Bello, anzi bellissimo ed
elegante!:)
Audley Wood Hotel, Basingstoke |
Audley Wood Hotel, Basingstoke |
Secondo giorno
Austenland
“In
una bella mattinata di metà settembre, un calesse di campagna si apriva la via
attraverso le stradine dello Hampshire. Vi erano sedute due appassionate
ammiratrici di Jane Austen, armate di penna e matita, ansiose di vedere i
luoghi dov’era vissuta, osservare gli scenari che aveva osservato, e imparare
tutto quanto era possibile imparare sull’ambiente che la circondava”.
(Jane
Austen. I luoghi e gli amici
di Constance Hill, illustrazioni di Ellen Hill -
Edizioni Jo March)
Era il 1901 e le sorelle Constance ed Ellen Hill con
un vecchio calesse partirono alla ricerca di “Austenland”. Una scrittice e l’altra pittrice. Intesa perfetta
per un avventuroso viaggio nel cuore della terra di Jane di cui rimmarrà un
bellissimo testo tradotto in italiano e pubblicato dalla casa editrice Jo March dal titolo Jane Austen. I luoghi e gli amici di Constance Hill, illustrazioni di Ellen Hill (consigliatissimo!!)
Chawton Cottage, Alton |
Oggi a distanza di tanti anni partiamo anche noi
alla ricerca di Jane e della sua Austenland, ovvero di quella parte
dell’Inghilterra che fu il cuore di tutto.
Il viaggio delle sorelle Hill non iniziò da
Chawton, ma noi oggi cominciamo la giornata proprio da quella casa che ospitò
dal luglio del 1809 Jane, Cassandra, la madre e l’amica Martha Lloyd. Era la
fine di quello che fu il periodo più difficile per la famiglia Austen iniziato
con la morte del padre e proseguito con il loro conseguente spostamento in
varie dimore tra incertezze e instabilità. Ne deduciamo che a Chawton Cottage ella e le sue care furono
più serene. E questa cosa ci piace!
Chawton Cottage, Alton |
Chawton Cottage, Alton |
Chawton Cottage è sicuramente un luogo magico per
noi così come molto probabilmente lo fu per Jane. Qui ella scrisse Mansfield
Park, Emma, Persuasion e pubblicò Sense and Sensibility, Pride and
Prejudice. Tutto intorno a noi ci parla di lei!
Chawton Cottage, Alton |
(James
Edward Austen-Leigh, Ricordo di
Jane Austen,
cap. IV, trad. it. di G. Ierolli)
cap. IV, trad. it. di G. Ierolli)
Chawton Cottage, Alton |
Chawton Cottage, Alton |
La casa, i giardino, i fiori, la cucina e le stanze
arredate e ammobiliate come ai suoi tempi. Un vero tripudio alla memoria della
scrittrice. Per non parlare poi del plurifotografato tavolino, emblema simbolo
dei suoi romanzi.
Chawton Cottage, Alton |
La casa e il giardino sono così belli che vien voglia di
trasferirsi a vivere lì! Penso ad un’ emozione e mi viente in mente quella
dell’adorazione incondizionata
di una Janeits!:)
Chawton Cottage, Alton |
Chawton Cottage, Alton |
Chawton Cottage, Alton |
Infine una delle mie immancabili foto delle finestre che per me sono sempre espressione del mondo che si osserva dal di dentro, dal cuore verso l'esterno.
Chawton Cottage, Alton |
Chawton Cottage, Alton |
Fuori al cottage due targhe commemorative
raccontano storie a sé. L’una quello di Thomas Edward Carpenter il cui
contributo fu decisivo per il successivo acquisto del cottage fino all’attuale
destinazione, e l’altra quella disegnata proprio da Helen Hill realizzata
prendendo spunto da una cornice di una finestra dell’abitazione degli Austen a
Bath, al numero 4 di Sidney Place. Helen creò il motivo ornamentale ispirandosi
ad un ricamo di una sciarpa creata da Jane.
Chawton Cottage, Alton |
Chawton Cottage, Alton |
Lasciare Chawton Cottage non è mai semplice perché
cerchi di osservare tutto per poi imprimerlo bene nella tua mente. Pochi minuti
a piedi ci separano da un altro dei luoghi che ho amato moltissimo durante
questo viaggio: Chawton House, splendida dimora ereditata dal fratello di Jane
insieme ad un ingente patrimonio che comprendeva anche tra l’altro il cottage
in cui abitò Jane.
Chawton House, Alton |
Chawton House, Alton |
Chawton House, Alton |
Chawton House, Alton |
Chawton House, Alton |
Ma ritorniamo agli Austen (…pardon Knight) e al
ritratto di questo fratello di Jane ‘buono’ ma anche decisamente fortunato
(riceve tutto da un zio a cui mancavano eredi diretti)!
Devo dire che di questa villa mi è proprio piaciuto
tutto!
All’uscita, complice l’ora è un po’ di tempo
lasciato a disposizione mi avventuro nel retro della casa e
raggiungo un po’ per caso un cancello all’apparenza chiuso. Ignara mi imbatto nel
giardino commissionato da Edward ed ispirato alla botanica ed illustratrice Elizabeth
Blackwell.
Qui, solo successivamente scopro di essere entrata in un nuovo Jane
Austen Trail (inaugurato nel 2019) che consente ai visitatori di seguire il giardino
sulle orme di Jane. Diverse insegne sono posizionate in un luoghi strategici e
riproducono citazione tratte dai romanzi della scrittrice. Trascorrere anche
solo 15 minuti in questo posto equivale ad essere in pace con il mondo intero. Fiori..
rose… erbe… e tanta ma tanta tranquillità e serenità. E’ un posto che
difficilmente dimenticherò!
Un emozione che descrive il mio stato d’animo? Sicuramente Estasi!:)
Chawton House, Alton |
Chawton House, Alton |
Un emozione che descrive il mio stato d’animo? Sicuramente Estasi!:)
Chawton House, Alton |
Chawton House, Alton |
Infine mi accingo a lasciare Chawton House, non
senza prima aver fugacemente visto il cimitero della St. Nicholas Church
posizionata alla destra dell’entrata della villa. La chiesa fu completamente
ricostruita dopo un devastante incendio nel 1871. Peccato che al mio arrivo è
chiusa. So che nel piccolo cimitero davanti
ospita le tombe di Cassandra Austen, l’amata sorella di Jane, e della
loro madre, Mrs. Austen.
Chawton House, Alton |
Ci dirigiamo verso Winchester, tappa d’obbligo per
concludere un Jane Austen tour proprio nel luogo in cui ella è sepolta. Ammetto
che la cattedrale è molto bella, ma non so perché è la seconda volta che la
visito e non mi suscita particolare
emozione se non quello della tristezza (forse perché Jane per me è vita e mai
morte).
Siamo quasi a fine giornata ed è ora di rientrare
in hotel. A nostra insaputa ci attende una delle più belle sorprese fuori programma.
Grazie a due validissime organizzatrici, ad un’incredibile
accompagnatrice e ad un intrepido autista del pullman ci dirigiamo verso Steventon, il luogo dove Jane
è nata e dove tutto cominciò! Perfetto per finire la giornata!!
Medieval Choir, Winchester Cathedral |
Steventon
è un piccolo villaggio rurale sulle colline calcaree dell'Hampshire del nord,
situato in una valle serpeggiante a circa sette miglia da Basingstoke.
(…)
Ma
la principale bellezza di Steventon consisteva nelle sue siepi. Una siepe, da
quelle parti, non è una stretta linea di divisione formale, ma un bordo
irregolare di bosco ceduo e alberi, spesso largo abbastanza da contenere al suo
interno un sentiero serpeggiante, o una rozza carraia.
James-Edward Austen-Leigh, A Memoir of Jane Austen
Trad. a cura di G. Ierolli
Steventon diventa subito un luogo del cuore! La
casa dove visse la famiglia Austen non esiste più. Neanche la pompa dell’acqua
che per molti anni rimase a testimonianza dell’abitato. C’è un olmo grande e
bellissimo che pare sia stato piantato da uno dei fratelli di Jane. Per provare
ad immaginare il posto consiglio il documentario della BBC a cura di Lucy
Worsley dal titolo Jane Austen Behind
Closed Doors. La storica Lucy con l’aiuto di un’archeologa si recano nell’esatto
luogo dove esisteva la casa per riportarne le linee di costruzione sul terreno.
Steventon, Hampshire |
Attraverso una strada costeggiata da alberi si
raggiunge la piccola chiesa del villaggio dove il padre di Jane era il reverendo.
Ci accolgono delle gentilissime volontarie e un altrettanto gentile reverendo
in pensione che ci racconta la storia della canonica con entusiasmo e simpatia.
Steventon è un posto semplicissimo e suscita così
tante emozioni! Per provarne a definirne qualcuna dire interessamento… calma… divertimento (per
come ci siamo arrivate!) … ma ne potremmo aggiungere tante altre…!
Steventon, Hampshire |
Steventon, Hampshire |
E’ fine giornata, ci attende il rientro in hotel. Un po' stanche ma contente portiamo nel cuore la gioia di questa meravigliosa giornata di viaggio!:)
(...continua...!)
(...continua...!)
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