Ho avuto finalmente la fortuna di vedere To Walk Invisible, l'ultima produzione nata in casa BBC in materia di famiglia Brontë! Mi aveva molto incuriosito questa proiezione di cui si è parlato così tanto....!
Ovviamente mi è piaciuta... belle ricostruzioni ... bravi gli attori... e soprattutto bella ambientazione!. Come ogni volta che vedo o leggo qualcosa delle Brontës penso sempre a quante sofferenze e a quanto isolamento fu costretta la loro vita! Mi chiedo: furono mai felici? Chissà...forse Charlotte in quei pochi mesi che la vita le concesse di matrimonio? Speriamo di sì!...
In To walk invisible le 'anime luminose' delle nebbie nordiche diventano tre 'meravigliosi soli' che splendono sulla selvaggia brughiera!
E' inutile dire che la storia lascia una sensazione di malinconia a chi da spettatore sa che non può cambiare il corso della loro vita e che la tragedia è imminente, sempre dietro l'angolo.
E' inutile dire che la storia lascia una sensazione di malinconia a chi da spettatore sa che non può cambiare il corso della loro vita e che la tragedia è imminente, sempre dietro l'angolo.
To walk invisible parla delle debolezze, desideri e sogni degli abitanti del Parsonage. E' un dramma nel dramma quello del rev. padre che si strugge per il figlio, delle sorelle che cercano in tutti i modi di aiutare i fratello e delle donne, sole, consapevoli della forza della loro scrittura ma costrette a scrivere sotto pseudonimi per non rivelare d'esser scrittrici in un epoca in cui le donne non potevano esserlo!
La trama si svolge con alcuni flashback all'infanzia dei bambini Brontës fino alle tragedie dell'età adulta concentrandosi negli anni più turbolenti (1814 - 1817) della dipendenza dall'alcool e dall'oppio del fratello Branwell. E se da un lato la storia si conclude con il tragico evento della fine di Branwell dall'altro si aprono le porte del Brontë Parsonage che si prepara a celebrare un 2017 in onore del bicentenario della nascita del giovane a cui giusto riconoscimento artistico è doveroso.
Branwell Brontë, autoritratto, 1840 |
Chi era il vero Branwell? Una nuova esibizione curata da Simon Armitage accompagna il visitatore del Brontë Parsonage Museum di Haworth nel mondo e nella mente del giovane alla ricerca di qualche risposta attraverso l'esplorazione dei suoi disegni, scritti e oggetti. Branwell rivive nelle sue cose affinché tutti possiamo ricordarlo non solo come'il fratello' ma anche e soprattutto per il genio che egli era.
Ricostruzione della stanza di Branwell al Bronte Parsonage |
«Noi sogniamo, ed il nostro sguardo investe
una strana miriade di visioni:
buio d’inferno, azzurrità celeste
sono solo fantastiche illusioni.
Ci destiamo e in un attimo fugace
ogni visione umana svanirà
dissolta nella vasta eterna pace
dell’Immortalità.»
tratto da Poesie (Branwell Brontë)
a cura di Silvio Raffo, Edizioni La Vita Felice
2017 BICENTENARY EXHIBITION
una strana miriade di visioni:
buio d’inferno, azzurrità celeste
sono solo fantastiche illusioni.
Ci destiamo e in un attimo fugace
ogni visione umana svanirà
dissolta nella vasta eterna pace
dell’Immortalità.»
tratto da Poesie (Branwell Brontë)
a cura di Silvio Raffo, Edizioni La Vita Felice
2017 BICENTENARY EXHIBITION
Speravo dopo tanto aver letto di sapere un tuo parere su questa serie. Curioso il destino di Branwell per una volta tanto uno scrittore passa alla storia come "il fratello di ", bene recuperarlo per lui e per noi!.
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