Il Congresso di Vienna in un dipinto di Jean-Baptiste Isabey (1767-1855) |
domenica 24 febbraio 2013
mercoledì 20 febbraio 2013
Porcellane d'epoca
Oggi vi scrivo (in una brevissima sintesi!) l'incredibile storia della porcellana europea raccontata attraverso tre grandi manifatture con nomi provenienti dalle zone di produzione: Meissen (località vicino Dresda nella Sassonia Tedesca), Capodimonte (zona collinare di Napoli) e Sèvres - (comune
francese situato nella regione dell'Île-de-France).
Non sono gli unici marchi del loro tempo, ma sicuramente queste tre grandi 'firme' hanno contribuito in modo determinante a scrivere la storia della porcellana in Europa.
I primi oggetti di questo materiale risalgono al Duecento e grazie a Marco Polo furono importati
dalla Cina in Europa. Molti furono i tentativi europei di riprodurli ma veri risultati si ebbero intorno al 1500 durante la Signoria di Francesco I dei
Medici. In tale epoca fu prodotta un porcellana decorata con motivi color blu
cobalto chiamata Medicea.
Ma il trionfo della porcellana europea doveva attendere
attendere ancora un po’ fino al…
Germania - Meissen
Agli inizi del 1700 lo studioso sassone Johann Friedrich Böttger scoprì la
formula della porcellana grazie ad una fusione di una sostanza denominata
caolino (granuli che cuociono ad alte temperature) e feldspato (un minerale
legante). Il 23 Gennaio del 1710 la Cancelleria di Corte Sassone in un “Decreto di massima urgenza” redatto in
lingua latina, francese, tedesca e olandese, informa della scoperta della
porcellana e della fondazione di una manifattura per la porcellana. Nasce la
fabbrica tedesca di Meissen che
nonostante i severi controlli per evitarne la riproduzione ad opera di altri,
fu la prima ma non l’unica manifattura europea settecentesca.
Attualmente è lo stato della Sassonia a dirigere
l'attività artistica e commerciale e proprio a Meissen nel Museo si può
partecipare ad un percorso didattico illustrativo delle varie fasi della
lavorazione.
Meissen - Collezione privata |
Questa porcellana si riconosce principalmente nel
simbolo composto da spade incrociate (anche con aggiunta di lettere) decorato nelle varie versioni a seconda dell’epoca e degli artigiani.
Proprio la scoperta di Böttger e la produzione a
Meissen, diedero impulso alla produzione di porcellane in tutti i paesi tra cui
in Francia con quella di Sèvres e di
Capodimonte a Napoli fortemente
voluta nel 1738 da Carlo di Borbone unito in nozze con Maria Amalia di
Sassonia, nipote di Augusto il Forte, sostenitore e patrocinatore della
produzione di Meissen.
Francia - Sèvres
Nel 1740 venne fondata una manifattura di
porcellana a Vincennes per volontà di Luigi XV e Madame de Pompadour.
Trasferita poi a Sèvres nel 1756, questa manifattura fu unita ai beni della
Corona nel 1759.
Sévres - Collezione privata |
La struttura fu, col mutare dei regimi politici,
manifattura reale, imperiale e nazionale.
Ancora attiva, la manifattura di Sèvres ha saputo
evolversi coi tempi e la sua produzione è principalmente destinata allo stato,
sebbene l'eccezionale qualità dei prodotti attiri molti collezionisti da tutto
il mondo.
Il suo fascino è dovuto anche ai colori originali:
turchino oltremare, azzurro turchese, verde persiano, giallo giunchiglia, rosa
Pompadour, violetto, e alla purezza e candore della vernice.
Oggi la Manufacture nationale de Sèvres è
oggi un servizio a competenza nazionale del Ministero francese della cultura e
della comunicazione la cui missione è di produrre oggetti di ceramica d'arte,
sia copie di antichi che creazioni moderne, secondo tecniche artigianali (fonte
Wikipedia.it)
Italia -
Capodimonte
Nel solo mese di dicembre del 1743 uscirono dai
forni di Capodimonte 1970 pezzi tra cui tabacchiere coppette, teiere e
caffettiere, piattini e pomi di bastone.
Tra il 1743 e il 1745, Giuseppe Gricc, capo modellatore, creò favolose figurine legate
alla commedia dell’arte italiana, tra cui Colombina, Arlecchino, Pulcinella e
Pantalone.
Statuina di Capodimonte - Collezione privata |
Negli anni la manifattura crebbe ed arrivò ad un
pregio altissimo. Aumentò la produzione e la varietà dei pezzi realizzati ad
opera di artisti artigiani che si tramandavano di padre in figlio la preziosa
arte.
Tra i capolavori realizzati in quel periodo ci fu
il Salottino
di Porcellana della Reggia di Portici inizialmente commissionato per il boudoir
dell'appartamento privato della regina Maria Amalia di Sassonia. Oggi si può ammirare il salottino in una delle sale del Museo di Capodimonte a Napoli.
Statuina di Capodimonte - Collezione privata |
Particolare del Salottino di Porcellana Reggia di Capodimonte, Napoli |
Quando nel
1759, Carlo successe a Filippo V come Re di Spagna diede ordine che
tutta la produzione, artisti e operai inclusi, venissero in blocco trasferiti
presso il Palazzo Reale di Buen Retiro, a Madrid. La fabbricazione continuò molto simile a quella
napoletana, ma pian piano perse smalto e agli inizi dell’800 cessò di
produrre.
A Napoli nel frattempo salì al trono passò il figlio di Carlo, Ferdinando IV Re di Napoli (1759-1816) successivamente Ferdinando I Re delle due Sicilie (1816-1825). Egli volle avviare una nuova produzione di porcellane, cosa che fece nel 1771 nella Reggia di Portici, e successivamente nel Palazzo Reale di Napoli.
A Napoli nel frattempo salì al trono passò il figlio di Carlo, Ferdinando IV Re di Napoli (1759-1816) successivamente Ferdinando I Re delle due Sicilie (1816-1825). Egli volle avviare una nuova produzione di porcellane, cosa che fece nel 1771 nella Reggia di Portici, e successivamente nel Palazzo Reale di Napoli.
Nacque così la Real Fabbrica Ferdinandea le cui
opere furono contrassegnate da una lettera N coronata, in colore azzurro. Il
periodo di maggior splendore fu dal 1780 al 1799 e la produzione era ad opera
di una vera e propria scuola d’arte. In questo periodo fu introdotta anche la
porcellana biscuit cioè un tipo di porcellana opaca (fino ad allora era stata
lucida).
Biscuit di Capodimonte - Collezione privata |
Uno degli capolavori della produzione Ferdinandea fu il Servizio dell’Oca, realizzato per la corte borbonica nell’ultimo decennio del XVIII secolo, così denominato per la forma del pomello che compare sui coperchi delle zuppiere riproducente un bambino che strozza un’oca. Altri pomelli dello stesso servizio, invece, si ispirano alla statua gemella, l’Allegoria del Tempo, che ritrae un fanciullo in atto di coprirsi il volto con una maschera ellenica. Fino all’800 era indicato come “Servizio delle vedute napoletane”(...). Il tema delle vedute era particolarmente appropriato per presentare,
in occasione dei pranzi ufficiali, le bellezze naturali, i monumenti e i siti
archeologici sparsi sull’intero territorio. (fonte sito web del museo).
Quando i francesi, con Giuseppe Bonaparte
instaurarono un governo napoleonico
iniziò la decadenza della produzione. Le attrezzature furono vendute a privati
che continuarono l’attività grazie agli
artisti napoletani capaci di inventare nuovi stili rappresentando scene
di napoletanità.
Nel 1821 Carlo Leopoldo Ginori Lisci, erede della
prestigiosa Porcellana Ginori a Doccia (fondata
nel 1737) acquista i modelli di
Capodimonte e della Real Fabbrica Ferdinandea, con diritto alla riproduzione
del marchio (la N coronata).
Con l’Unità d’Italia la produzione di Capodimonte ebbe
un periodo di decadenza fin quando nella metà dell’800 nacquero le prime
fabbriche artigianali a carattere familiare. Ciò permise alla zona di mantenere
viva la sua tradizione artistica, fiorente ancora oggi e famosa per i suoi
fiori in porcellana.
Conoscere un marchio...:
Esistono più di 2000 marchi di porcellane! Il marchio permette di individuare la manifattura e in molti casi anche l’artista che ha eseguito l’oggetto. La stessa produzione può avere diversi marchi a seconda dell’epoca di produzione, firma dell'artista, etc!!
Sul mercato ci sono tante imitazioni che a dire il vero hanno comunque pregio, poichè spesso si tratta di oggetti creati comunque tra l'800 e il 900.
Cercare la provenienza di un determinato oggetto non è cosa facile ma neanche impossibile! Ci sono guide ai marchi che possono essere d'aiuto anche se alle volte anche con quelle tutti i dubbi purtroppo rimangono!
Un oggetto è bello a prescinre da tutto! Ovviamente la tracciabilità di una produzione fa la differenza poichè accerrta il valore storico, artistico ed economico del prodotto!
mercoledì 13 febbraio 2013
Carnevale a misura di Jane
mercoledì 6 febbraio 2013
Acquerelli d'autore
'Arte e immaginazione' in questi acquerelli 'rivisitati' da una giovane illustratrice russa.
Creatività e abilità coniugate con la capacità di abbinare colori e idee rendono queste illustrazioni originali e stravaganti!
Benvenuti nel mondo di AnnaG!! :)
'Art and imagination' in these watercolors 'revisited' by a young Russian illustrator.
Creativity and skill combined with the ability to match colors and ideas make these illustrations original and extravagant!
Welcome to the world of AnnaG! :)
Anna Gorbatenko è nata in Nahodka (Federazione Russa) nel 1980. Si è specializzata come disegnatrice di moda con una grande passione per le illustrazioni.
Ha frequentato l'Istituto Europeo di Design di Milano e ha lavorato con importanti aziende del settore tra cui Sergio Rossi.
Per contattare AnnaG inviare una email
Anna Gorbatenko was born in Nahodka (Russian federation) in 1980.
Italian based fashion designer with a passion for illustration. She was studied in famous Milan's Istituto Europeo di Design and worked for companies such as Sergio Rossi.
To contact AnnaG send an email
lunedì 4 febbraio 2013
Febbraio
dal "Diario di campagna di una signora inglese del primo novecento" Edith Holden, Mondadori |
"Un mese e passato, un altro è cominciato
Da quando allegre campane festeggiarono l'anno morente,
E germogli di molto raro verde cominciarono a spuntare,
Come impazienti di un sole più caldo;
E benché le lontane colline siamo brulle e spoglie di colore,
Il virgineo bucaneve, come un guizzante fuoco,
penetra la fredda terra con la sua verde-screziata cuspide
E nei boschi oscuri il piccolo vagabondo
Può trovare una primula"
1 Febb. 1842 - Hartley Coleridge
David Hartley Coleridge (19 settembre 1796 - 6 gennaio 1849) è stato un poeta inglese, biografo, saggista e insegnante. Nacque a Clevedon, un piccolo villaggio vicino Bristol e fu il figlio maggiore del poeta Samuel Taylor Coleridge, ebbe come fratelli Sara poetessa e traduttrice e Derwent un insigne studioso e autore.
Since merry bells rang out the dying year,
And buds of rarest green began to peer,
As if impatient for a warmer sun:
And though the distant hills are bleak and dun
The virgin snowdrop, like a lambient fire,
Pierces the cold earth with it's green-streaked spire,
And in dark woods, the wandering little one
May find a primrose".
Hartley Coleridge
David Hartley Coleridge (19 September 1796 – 6 January 1849) was an English poet, biographer, essayist, and teacher. He was born in Clevedon, a small village near Bristol and he was the eldest son of the poet Samuel Taylor Coleridge. His sister Sara Coleridge was a poet and translator, and his brother Derwent Coleridge was a distinguished scholar and author.
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