venerdì 29 agosto 2025

Scene di vita Regency



Tra il il 1812 e il 1823 una giovane ragazza dell’Essex dipinse settanta schizzi che oggi sono una autentica testimonianza della vita nella campagna dell’Inghilterra al tempo della Reggenza (1811-1820).

Diana Sperling, o Di, come era conosciuta in famiglia, nacque nel 1791 e fino al suo matrimonio, avvenuto intorno al 1834, visse con i genitori, i fratelli e la sorella a Dynes Hall, vicino a Halstead, nell'Essex. 


Gli Sperling erano importanti proprietari terrieri locali nel confine tra Essex e Suffolk. Appartenevano ai ranghi della nobiltà terriera molto diffusa in Inghilterra che dominava gli affari dei villaggi, possedeva importanti tenute nella campagna grazie a redditizie attività commerciali e che ambiva ad una ascesa in società.

All'epoca molte giovani donne potevano vantarsi di aver raggiunto il successo nel disegno, ma a differenza della maggior parte di loro, Diana era un'artista dilettante di notevole abilità che con senso dell’umorismo e in maniera informale raffigurò gli eventi quotidiani della sua famiglia e dei suoi amici: corse di asini, cavalcate, passeggiate nella campagna inglese, recitazione di sciarade il tutto con un occhio infallibile per le disavventure e la sfortuna altrui! 


Gli schizzi realizzati da Diana e deliziosamente pubblicati nel volume 'Mrs Hurst Dancing & Other Scenes from Regency Life 1812-1823' raffigurano scene ambientate nel parco della residenza di famiglia di Dynes Hall e a Tickford Park, la casa nel Buckinghamshire dei Van Hagen, imparentati con gli Sperling.

Con grande ironia Diana disegnò le piccole sventure quotidiane! Se sua sorella Isabella rotolava dall'asino (cosa che faceva spesso) o suo fratello Harry cadeva dal puledro! Tutto veniva riportato nei disegni con abilità ed esilarante precisione!

Gli acquerelli costituiscono anche un documento sociale unico dell'epoca regency. Raffigurano quasi sempre scene all’aperto e in molti casi possiamo ammirare le giovani fanciulle che indossano mantelle rosse! Era un capo molto in voga soprattutto in campagna nelle giornate invernali per ripararsi dal freddo. Un comodo cappuccio copriva acconciature e cappellini in caso di pioggia.



In realtà potremmo considerare questi dipinti come delle fotografie antelitteram e immaginare che in quegli anni anche Jane Austen indossava una mantella così!

(...) La mia Mantella è arrivata, e qui sotto c'è il disegno del merletto. - Se pensi che non sia abbastanza ampio, posso spendere 3 scellini in più a iarda per uno come il tuo, e non superare le due Ghinee, visto che tutto sommato la mia Mantella non arriva a costare due sterline. - Mi piace moltissimo, e ora posso esclamare con gioia, come J. Bond nella stagione della mietitura, "È quello che avevo cercato in questi tre anni."

(lettera a Cassandra, 2 giugno 1799 - Traduzione di G Ierolli dal sito Jausten.it)



Le scene dipinte dalla Sperling sono tratte dalla tipica country life delle famiglie agiate: le mattine erano dedicate riservate alla lettura, alla corrispondenza, alla musica, al ricamo e al disegno. Il pomeriggio era dedicato alle passeggiate a cavallo o in carrozza e, al ritorno a casa, seguiva la preparazione per la cena e poi intrattenimenti musicali, giochi di carte o conversazione in salotto. E la vita a Dynes Hall probabilmente seguiva questo schema, anche se sappiamo che c'erano altri diversivi come uscire per cena, assistere a spettacoli teatrali amatoriali, visitare i poveri della parrocchia, etc.



I giovani Sperling e i loro amici erano persone che amavano la vita all'aria aperta, amanti di tutte le attività che gli ampi terreni di Dynes Hall e Tickford Park rendevano possibili: equitazione, caccia, corsa, passeggiate, pesca e persino nuoto nel lago. Il maltempo, persino la neve, non li scoraggiava, né il rischio apparentemente considerevole di cadere da cavallo o da un asino! 



Nel libro ‘Mrs Hurst Dancing & Other Scenes from Regency Life’ i disegni di Diana Sperling sono affiancati da testi decrittivi di Gordon Mingay, storico e professore dell’Università di Cantebury.

fonte del testo e immagini del post tratte dal libro citato (ed. inglese)

Alcune curiosità 

Negli adattamenti cinematografici tratti dai romanzi di Jane Austen ricorre spesso l’immagine di qualche personaggio che indossa una mantella rossa. 

Immagine tratta dal film 'Emma'


Immagine tratta dalla serie tv 'Pride & Prejudice', 1995

Un ulteriore testimonianza è nel libro di Hilary Davidson 'Jane Austen's Wardrobe', un ottimo volume per conoscere i capi di abbigliamento di epoca regency! 



"I voluminosi mantelli senza maniche erano il capospalla più pratico da abbinare agli ampi abiti della metà del secolo. Erano disponibili in una varietà di stili: i mantelli lunghi di lana pesante offrivano protezione dalle intemperie, ma per le giornate più calde un mantello più corto era considerato più elegante. Eleganti mantelli neri corti sono indossati da molte delle donne riccamente vestite di St James's Park e del Mall, mentre quelle delle classi inferiori indossano modelli più semplici di lana scarlatta con piccoli colletti. I mantelli rossi erano considerati un capo di abbigliamento tipicamente inglese e furono popolari per tutto il secolo come abbigliamento country per tutte le classi". 

Testo liberamente tradotto dal catalogo della mostra Style & Society: Dressing the Georgian,  Kensinton Palace, Anno 2023) (foto in basso)


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