Whoever lives true life, will love true love.
I learn’d to love that England. Very oft,
Before the day was born, or otherwise
Through secret windings of the afternoons,
I threw my hunters off and plunged myself
Among the deep hills, as a hunted stag
Will take the waters, shivering with the fear
And passion of the course. And when, at last
Escap’d,—so many a green slope built on slope
Betwixt me and the enemy’s house behind,
I dar’d to rest, or wander,—like a rest
Made sweeter for the step upon the grass,—
And view the ground’s most gentle dimplement,
(As if God’s finger touch’d but did not press
In making England!) such an up and down
Of verdure,—nothing too much up or down,
A ripple of land; such little hills, the sky
Can stoop to tenderly and the wheatfields climb;
Such nooks of valleys, lin’d with orchises,
Fed full of noises by invisible streams;
And open pastures, where you scarcely tell
White daisies from white dew,—at intervals
The mythic oaks and elm-trees standing out
Self-pois’d upon their prodigy of shade,—
I thought my father’s land was worthy too
Of being my Shakespear’s.…
from Aurora Leigh (1856)
by Elizabeth Barrett Browning
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Aurora Leigh's Dismissal of Romney by Arthur Hughes (circa 1860) link |
Chi vive una vita vera ama di vero amore.
o imparato ad amare quell'Inghilterra.
Spesso, prima ancora che nascesse il giorno,
O nei segreti meandri dei meriggi,
Sfuggendo ai cacciatori, mi tuffavo nel verde
Delle colline, come un cervo braccato
Si lancia nell'acqua tremando di paura e di eccitazione.
E quando finalmente libera, quando pendii e pendii
Mi dividevano dalla casa del nemico,
Allora osavo riposare, o vagare, in una pace
Resa più dolce dal mio passo sull'erba,
E vedere la più lieve ondulazione del terreno
(Quasi che le dita di Dio, nel creare l'Inghilterra,
Avessero sfiorato, senza premere, la terra),
Un tal su e giù di verde, ma non troppo su e giù
Un'increspatura di terra, basse colline su cui
Teneramente può curvarsi il cielo,
Mentre ad esso ascendono i campi di grano;
Queste valli segrete, bordate di orchidee,
Piene di suoni di invisibili ruscelli,
E aperti pascoli ove quasi non distingui
Le bianche margherite dalle gocce di rugiada
E poi... a tratti le mitiche querce e gli olmi
Che svettano come sospesi sul prodigio delle loro ombre...
Pensavo allora che la terra dei miei padri
Era pur degna di essere
Anche la terra del mio Shakespeare...
tratto da Aurora Leigh (1856)
di Elizabeth Barrett Browning