The December Solstice is on Dec 20, 21, 22 or 23. It is called the Winter Solstice in the Northern Hemisphere and the Summer Solstice in the Southern.
In the Northern the Solstice also called Yule is the festival of light that celebrates the return of sun. Yule happens when the dark half of the year relinquish to the light half. It is a solstice night, the longest night of the year with a celebration of the sun rebirth. As a festival of the Sun, the most important part of any Yule celebration is light candles, bonfires, and more.
In the Northern the Solstice also called Yule is the festival of light that celebrates the return of sun. Yule happens when the dark half of the year relinquish to the light half. It is a solstice night, the longest night of the year with a celebration of the sun rebirth. As a festival of the Sun, the most important part of any Yule celebration is light candles, bonfires, and more.
From this day until Misdummer, the sun grows ever stronger. Many ancient cultures, from the Nordic Vikings to the Celtic Druids, Romans and Egypthians ritualized this sacred time to promote spiritual activity.
Yule celebration comes from the Celtic legend of the battle between the young Oak King and the Holly King. The Oak King, God of waxing year, representing the light of the new year, tries each year to usurp the old Holly King, God of the waning year who is the symbol of darkness.
Il Solstizio d'inverno cade nei giorni di dicembre 20, 21, 22 o 23. E' chiamato Solstizio d'Inverno nell'emisfero settentrionale e il Solstizio d'Estate in quello meridionale.
Nel Nord il Solstizio, chiamato anche Yule, è la festa della luce che celebra il ritorno del sole. La notte del solstizio è la notte più lunga dell'anno. Yule avviene quando la metà oscura dell'anno lentamente abbandona la penombra. Come festa del Sole si celebra la luce con candele e falò.
Da questo mese in poi, fino al solstizio d'estate, il sole diventa sempre più forte. Per molte culture antiche, dai Vichinghi nordici al druidi celti, dai romani agli egiziani, questo era un periodo sacro in cui avvenivano riti e cerimonie.
Per i celti Yule deriva dalla leggenda della battaglia tra il giovane Re Quercia e il Re Agrifoglio. Il Re Quercia, Dio della luce crescente del nuovo anno che cerca di usurpare il vecchio Re Agrifoglio, Dio dell'anno passato che è il simbolo delle tenebre.
Il Solstizio d'inverno cade nei giorni di dicembre 20, 21, 22 o 23. E' chiamato Solstizio d'Inverno nell'emisfero settentrionale e il Solstizio d'Estate in quello meridionale.
Nel Nord il Solstizio, chiamato anche Yule, è la festa della luce che celebra il ritorno del sole. La notte del solstizio è la notte più lunga dell'anno. Yule avviene quando la metà oscura dell'anno lentamente abbandona la penombra. Come festa del Sole si celebra la luce con candele e falò.
Da questo mese in poi, fino al solstizio d'estate, il sole diventa sempre più forte. Per molte culture antiche, dai Vichinghi nordici al druidi celti, dai romani agli egiziani, questo era un periodo sacro in cui avvenivano riti e cerimonie.
Per i celti Yule deriva dalla leggenda della battaglia tra il giovane Re Quercia e il Re Agrifoglio. Il Re Quercia, Dio della luce crescente del nuovo anno che cerca di usurpare il vecchio Re Agrifoglio, Dio dell'anno passato che è il simbolo delle tenebre.
The Holly Fairy, Cicekly Mary Baker |
Romans celebrated the festival of Saturnalia, a holiday in honor of the agricultural god, Saturn that was celebrated with involved sacrifices, gift-giving, special privileges for slaves and a lot of feasting.
As Yule symbol, evergreen have always been brought indoors at Yuletide symbolize everlasting life. The rituals survives in the traditional Christmas tree. Other traditions are: kissing under the mistletoe, bell ringing, spinning wheels and making Yule logs.
I Romani celebravano i Saturnali, una festa in onore del dio agricolo, Saturno onorato con sacrifici, regali, privilegi speciali per gli schiavi, e festeggiamenti.
I rami sempreverde portati nelle case a Natale simboleggino la vita eterna. Da qui il rito che sopravvive nel tradizionale dell'albero di Natale. Altre tradizioni di Yule sono: baciarsi sotto il vischio, suonare le campane, ardere il ceppo di Natale.
I rami sempreverde portati nelle case a Natale simboleggino la vita eterna. Da qui il rito che sopravvive nel tradizionale dell'albero di Natale. Altre tradizioni di Yule sono: baciarsi sotto il vischio, suonare le campane, ardere il ceppo di Natale.
At Christmas Eve, the head of the family burned in the fireplace of the house a large log of wood. The Yule Log was originally an entire tree, that was carefully chosen and brought into the house with great ceremony. The largest end of the log would be placed into the fire hearth while the rest of the tree stuck out into the room! It was used to keep the fire in the twelve days until the Epiphany. At the remains of the log were attributed magical properties (it was believed that favor the crop, livestock, the fertility of women and animals and health and protect against lightning) and were often re-used the following year. The Yule log is considered one of the oldest Christmas traditions.
L'antica tradizione del ceppo di Yule prevedeva che alla Vigilia di Natale, il capofamiglia con una particolare cerimonia di buon augurio bruciava nel camino di casa un grosso tronco di legno, che poi veniva lasciato ardere anche nelle successive dodici notti fino all'Epifania.
Una parte del ceppo ardeva nel camino, la restante parte serviva per alimentare il fuoco nei dodici giorni successivi fino all'epifania. I resti del ceppo venivano poi conservati, in quanto si attribuivano loro proprietà magiche (si credeva che favorissero il raccolto, l'allevamento, la fertilità delle donne e degli animali e la salute e che proteggesse dai fulmini) e spesso venivano riutilizzati per accendere il fuoco nell'anno successivo.
Quella del ceppo di Natale è considerata una delle più antiche tradizioni natalizie.
Una parte del ceppo ardeva nel camino, la restante parte serviva per alimentare il fuoco nei dodici giorni successivi fino all'epifania. I resti del ceppo venivano poi conservati, in quanto si attribuivano loro proprietà magiche (si credeva che favorissero il raccolto, l'allevamento, la fertilità delle donne e degli animali e la salute e che proteggesse dai fulmini) e spesso venivano riutilizzati per accendere il fuoco nell'anno successivo.
Quella del ceppo di Natale è considerata una delle più antiche tradizioni natalizie.
Grazie cara Valeria per questo tuo bellissimo post che ci cala nelle tradizioni più antiche che preparano i nostri cuori al S.Natale.
RispondiEliminaRingraziandoti sinceramente ti auguro una piacevole serata nella speranza d'incontrarti ancora presto per farti gli auguri il più vicino possibile al giorno più atteso e più bello dell'anno,
con ammirazione
Daniela
Che bel post!! Le tradizioni di questo periodo dell'anno sono sempre affascinanti...
RispondiEliminaBuon solstizio e buon Natale!
Loredana