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Rosina Fici dei Duchi di Amalfi |
Sunday was a lovely sunny day ideal for a walk to historical sites of ancient Naples…
We visited a beautiful villa, we learned the story of a princess and we visited an interesting museum…:)
Domenica è stata un’incantevole giornata di sole ideale per una giornata alla scoperta dei luoghi storici della Napoli antica…
La scelta era abbastanza varia, ma incuriositi siamo andati alla scoperta di una meravigliosa villa, della storia della principessa che la abitò e di un interessante museo…:)
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Villa Pignatelli - Main entrance |
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Villa Pignatelli - Back entrance |
The Villa
Villa Pignatelli is a beautiful nineteenth-century residence in the neoclassical style home of Prince Diego Aragona Pignatelli Cortes Museum. The villa was built in 1826 for Sir Ferdinand Richard Acton first son of Sir John, minister of Ferdinand IV in the last two decades of the eighteenth century.
In 1837 Sir Acton dies and few years later, in 1841, the villa was purchased by Carlo von Rothschild of the famous family of German bankers at the service of the Bourbons of Naples, who lived there until 1860.
La Villa
Villa Pignatelli è una splendida dimora ottocentesca in stile neoclassico sede del Museo principe Diego Aragona Pignatelli Cortes costruita dal 1826 su progetto di Pietro Valente, per volere del baronetto Sir Ferdinand Richard Acton primo figlio di Sir John, ministro di Ferdinando IV nell’ultimo ventennio del Settecento.
Nel 1837 muore Sir Acton; qualche anno dopo, nel 1841, la Villa venne acquistata da Carlo von Rothschild della celebre famiglia di banchieri tedeschi al servizio dei Borbone di Napoli che la abitò fino al 1860.
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The entrance |
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The entrance |
In 1867, following the italian unification and the expulsion of the Bourbons from the city, the villa was sold to the Diego Duke of Monteleone, Prince of Castelvetrano and the Duke of Terranova (1823-1880), a descendant of Fernando Cortés (1485-1547), the conqueror Mexico and Antonio Pignatelli, Pope under the name of Innocent XII (1691-1700).
The villa was inherited by his grandson Diego who married Rosina Fici of the Dukes of Amalfi, a noblewoman of Palermo with great personality and lady of Queen Margherita. The villa became an important meeting place for intellectuals, aristocrats and kings from all over the Europe.
Nel 1867, con l’unità nazionale e l’allontanamento dei borboni dalla città, la villa fu venduta a Diego duca di Monteleone, principe di Castelvetrano e duca di Terranova (1823 - 1880) discendente di Fernando Cortès (1485 – 1547) conquistatore del Messico e Antonio Pignatelli, papa con il nome di Innocenzo XII (1691-1700).
La villa passò in eredità al nipote Diego che sposò Rosina Fici dei Duchi di Amalfi, nobildonna palermitana dotata di grande personalità e dama di palazzo della regina margherita che fece della villa un vero e proprio salotto mondano, luogo di incontro di intellettuali, aristocratici e regnanti di tutta Europa.
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Ball room - Princess portrait |
The Princess
"She loves music and good reading. She was appreciated for elegant receptions and concerts. She has been a prominent figure in the aristocratic circles of the city.
Her ability to entertain and organize social events was observed by sovereigns and she became lady of the court of Queen Elena.
She was a woman with brown hair, small but proportionate, with charm and good behavior, she had no common culture. She wore beautiful dresses and pretty hats, spoke fluent French and English, knew German.
(loosely translated from "Le Letture di una principessa della bella Époque” - Maria Cristina Liguori)
La Principessa
“Appassionata di musica e di buone letture, apprezzata dal ‘bel mondo’ per gli eleganti ricevimenti e i concerti alla moda è stata una figura di spicco negli ambienti aristocratici della città. La sua capa¬cità di organizzare momenti sociali non passò inosservata a corte, i suoi rapporti con la nobiltà napoletana erano intensi, venne nominata ‘prima dama di corte’ della Regina Elena.
Bruna, piccola ma proporzionata, dotata di fascino e dal bel portamento, possedeva cultura non comune. Indossava begli abiti e graziosi cappellini, parlava fluentemente francese e inglese, conosceva il tedesco.
(tratto da “Le Letture di una principessa della bella Époque” - Maria Cristina Liguori)
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Red drawing room |
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Il salotto rosso |
The villa was called the "second royal palace of Naples." The princess redesigned the decorative and structural elements of the Villa.
La villa fu definita la “seconda reggia di Napoli”. La principessa contribuì a ridisegnare gli elementi decorativi e strutturali della Villa.
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Ball room |
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Dining room |
"The princess lives among her refined objects, she is a passionate reader. She collected ancient volumes, books, magazines, newspapers, necklaces and other precious collections. We know the time of her private life, family and community. We have no knowledge of her readings. We know that her interests rather than closer to the contemporary feel almost regret for the past culture."
(from "Le Letture di una principessa della bella Époque” - Maria Cristina Liguori)
“La principessa vive tra i suoi oggetti raffinati, si appassiona alla lettura e compone la sua biblioteca. Volumi antichi di famiglia, del principe Diego, letture lievi o impegnate, libri acquistati in dispense, riviste, quotidiani, collane e raccolte preziose. Conosciamo i tempi della sua vita privata, familiare e collettiva. Non abbiamo una conoscenza altrettanto puntuale delle sue letture. Sappiamo che i suoi interessi più che vicini al contemporaneo sentono quasi il rimpianto per la cultura del passato.”
(tratto da “Le Letture di una principessa della bella Époque” - Maria Cristina Liguori)
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Library |
At the death of her husband, Donna Rosa reorganized of the immense archive of Pignatelli (about 2200 volumes of different nature and origin in addition to paintings, porcelain, statues and gallantry) which also included documents dating back to 1200, now preserved in the Archivio di Stato di Napoli.
In 1955 the princess and her daughter Anna Maria, donated the villa to the state that was turned into a museum to perpetuate the name of her husband, Prince Diego Aragona Pignatelli Cortes.
Alla morte del marito, Donna Rosa si dedicò al riordino dell’immenso archivio dei Pignatelli (circa 2200 volumi di varia natura e provenienza a cui si aggiungono quadri, porcellane, statue e galanterie) che comprendeva anche documenti risalenti al 1200, ora conservati nell’Archivio di Stato di Napoli.
Nel 1955 la principessa e sua figlia Anna Maria, con rinuncia di quest'ultima all’eredità donarono la villa allo Stato affinché fosse trasformata in un museo destinato a perpetuare il nome del marito, principe Diego Aragona Pignatelli Cortes.
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Ball room |
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Ball room |
The villa is surrounded by an English garden and it is located in the beautiful Riviera di Chiaia famous for its spectacular panoramic views of the Golf of Naples.
The ground floor (the only floor opens to the visitors) retains the look of a noble residence: environments and collections maintain the close relationship the original, thanks to the decorations and furnishings fully maintained.
In the rooms are exposed furniture and objects of the nineteenth-century as silver, bronze (candlesticks and clocks made in France), and a large collection of ceramics from various manufacturers including Meissen, Capodimonte, Sevrès, Limoges, Vienna.
La villa è circondata da un giardino cosiddetto all’inglese è situata nella splendida Riviera di Chiaia famosa per gli spettacolari scorsi panoramici sul Golfo di Napoli.
Il pian terreno (unico visitabile) conserva l’aspetto di dimora principesca: ambienti e collezioni mantengono lo stretto rapporto originario, grazie alle decorazioni e all'arredo integralmente conservati.
Negli ambienti sono esposti oggetti da collezione quali pregevoli argenti, mobili ottocenteschi oggetti in bronzo dorato (candelabri e orologi di manifattura francese), bronzetti e una cospicua raccolta di ceramiche di diverse manifatture tra cui Meissen, Capodimonte, Sevrès, Limoges, Vienna.
The Coaches Museum
Inside the park of the Villa there is the Museum of the coaches dedicated to Mario Marchese d'Alessandro di Civitanova. The museum, which opened in 1975, in addition to the section devoted to the coaches, presents a rich and refined collection of harnesses, and other accessories.
Il Museo delle carrozze
All’interno del parco della Villa si trovano le antiche scuderie oggi sede del Museo delle carrozze intitolato al generoso Marchese Mario d'Alessandro di Civitanova. Il Museo, inaugurato nel 1975, oltre alla sezione destinata alle carrozze, presenta una ricca e raffinata collezione di finimenti, bordature e altri accessori connessi all'arte della carrozzeria.