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Provate a mettere insieme un grande poeta, dei grandi pittori, dei fantastici versi, una meravigliosa cantante , una musica rilassante e una leggenda da sogno...miscelare tutto e godersi dieci minuti di emozioni ! Che ve pare?:)
Alfred Tennyson, Helen Allingham |
The
poet
Lord Alfred Tennyson (6 August 1809 – 6 October 1892) was one of the most important
figure in Victorian poetry. He was born in Somersby, Lincolnshire. He studied
at Trinity College, where he met Arthur Hallman, who was to inspire much of his poetry.
Much of his verse was based on classical mythological
themes. One of
the most famous works are the Idylls of
the King (1885), a collection of
poems based entirely on King Arthur and the Breton cycle, inspired from the
stories written by Sir Thomas Malory about the legendary king.
The work was dedicated to Prince Albert, husband of
Queen Victoria. With queen's patronage, Tennyson was acclaimed in 1850 as the
greatest poet of his day and was appointed Poet Laureate of England, succeeding William
Wordsworth ( the Poet Laureate was a very ancient tradition, dating back to the
first days of classical civilization, to associate laurel with proficiency in
arts and poetry). As a poet laureate he
became poet with task of composing poems at official events or characters of
commemorative works of government. He held this position until his death forty-two years later; it was the longest term for a Poet Laureate of England in history.
In the course of his career, Lord Tennyson also worked in the
composition of theatrical dramas He died in 1892 and was buried at Westminster
Abbey. A memorial can be found in the chapel of Trinity College, Cambridge.
Il poeta
Lord
Alfred Tennyson (6 Agosto 1809 - 6 Ottobre 1892) è stato uno dei più grandi autori della poesia vittoriana. Nacque a Somersby nel Lincolnshire. Studiò al Trinity
College ove conobbe Arthur Hallman suo grande amico fonte di ispirazione per la sua
poesia che si spense tragicamente prima del matrimonio con la sorella di
Tennyson.
La
poesia di Tennyson trattava principalemente de temi mitologici classici. La sua
opera più famosa è gli Idilli del re ( 1885), una raccolta di
poesie interamente basata sulle leggende di Re Artù e del ciclo bretone ,
ispirata dai racconti scritti da Sir Thomas Malory sul leggendario re.
L'opera
fu dedicata al principe Alberto, marito della regina Vittoria grande estimatrice del poeta tanto da nominarlo alla morte di William Wordsworth Poeta
laureato ovvero colui che grazie alla stima goduta nei suoi confronti dai
sovrani poteva comporre versi per la corona nelle grandi occasioni e negli
eventi ufficiali ( il Poeta laureato è
una tradizione ancora oggi presente che risale ai primi giorni della civiltà
classica.).
Nel
corso della sua carriera, Lord Tennyson compose anche drammi teatrali. Morì nel
1892 e fu sepolto a Westminster Abbey. Un suo memoriale si trova nella cappella
del Trinity College di Cambridge.
William Holman-Hunt and Edward Robert Hughes, The Lady of Shalott, 1905 |
The poem
"The Lady of Shalott" is a Victorian ballad. Tennyson wrote two versions of the poem, one published in 1833, of twenty stanzas, the other in 1842 of nineteen stanzas.
Il poema
La "Signora di Shalott" è una ballata in stile vittoriano. Tennyson scrisse due versioni del poema, quella pubblicata nel 1833, di venti strofe, l'altra nel 1842 di diciannove strofe.
"The Lady of Shalott" was based on the Arthurian legend of Elaine of Astolat, one of the most fascinating legends of the entire Arthurian Romances. The lady lives in a tower on the island of Shalott, on a river which flows down from King Arthur's castle.
Due to a curse, however, she couldn’t look to Camelot, or she will die instantly. Not daring to look upon reality, she is allowed to see the outside world only through its reflection in a mirror weaving what she saw on a magical canvas. One day she glimpses the reflected image of the handsome knight Lancelot, and cannot resist looking at him directly. The mirror cracks from side to side, and she feels the curse come upon her. The punishment that follows results in her drifting in her boat downstream to Camelot 'singing her last song', but dying before she reaches there.
La leggenda
"La Signora di Shalott" è basata su una delle più affascinanti leggende arturiane: quella di Elaine di Astolat la dama costretta a vivere in una torre sull'isola di Shalott, in un fiume vicino a Camelot il leggendario regno di Re Artù. Una maledizione le impedisce di poter guardare verso la terraferma pena la sua stessa morte. Alla bella dama non resta che osservare il mondo esterno attraverso uno specchio tessendo quel che vede su una tela magica.
Ma un giorno, proprio attraverso quello specchio vede la figura di Lancillotto e stanca della vita vissuta fino a quel momento, guarda fuori verso l’uomo di cui si è innamorata all'istante. Ma sa che ormai la maledizione la colpirà; sale sulla barca e si lascia portare dalla corrente fino a Camelot, dove però arriverà morta.
John William Waterhouse, The Lady of Shalott |
The
song
The wonderful poems written by Tennyson were set to
music and sung by Loreena Mackennit in her album The Visit (1991). Loreena is recognized worldwide as an icon of Celtic music.
La canzone
Musicato
dalla cantautrice canadese Loreena
McKennitt, contenuta nel suo album The Visit (1991). Loreena è riconosciuta in tutto il mondo come un'icona della musica celtica.
On either side the river lie
Long fields of barley and of rye,
That clothe the wold and meet the sky;
And thro' the field the road runs by
To many-tower'd Camelot;
And up and down the people go,
Gazing where the lilies blow
Round an island there below,
The island of Shalott.
(…)
Lungo entrambe le rive del fiume si stendono
vasti campi di orzo e segale
che rivestono la brughiera fino a incontrare il cielo;
e attraverso i campi corre la strada
verso la turrita Camelot;
e la gente va e viene,
guardando dove i gigli sbocciano
attorno all’isola, lì sotto,
l’Isola di Shalott.
(…)
A bow-shot from her bower-eaves,
He rode between the barley-sheaves,
The sun came dazzling thro' the leaves,
And flamed upon the brazen greaves
Of bold Sir Lancelot.
A red-cross knight for ever kneel'd
To a lady in his shield,
That sparkled on the yellow field,
Beside remote Shalott.
(…)
A un tiro d’arco dal cornicione della sua dimora,
lui cavalcò fra i mannelli d’orzo.
Il sole giunse abbagliante fra le foglie,
e splendente sui gambali di ottone
del coraggioso Sir Lancelot.
Un cavaliere con la croce rossa perpetuamente inginocchiato
ad una dama nel suo scudo,
che scintillò sul campo giallo,
presso la remota Shalott.
(…)
She left the web, she left the loom,
She made three paces thro' the room,
She saw the water-lily bloom,
She saw the helmet and the plume,
She look'd down to Camelot.
Out flew the web and floated wide;
The mirror crack'd from side to side;
"The curse is come upon me," cried
The Lady of Shalott
(…)
Lasciò la tela, lasciò il telaio,
fece tre passi nella stanza,
vide le ninfee in fiore,
vide l’elmo ed il pennacchio,
e guardò verso Camelot.
La tela volò via fluttuando spiegata;
lo specchio si spezzò da cima a fondo
«La maledizione mi ha colta» urlò
la Signora di Shalott.
(…)
In the stormy east-wind straining,
The pale yellow woods were waning,
The broad stream in his banks complaining,
Heavily the low sky raining
Over tower'd Camelot;
Down she came and found a boat
Beneath a willow left afloat,
And round about the prow she wrote
The Lady of Shalott
(…)
Nel tempestoso vento dell’est che sferzava,
i boschi giallo pallido si indebolivano
l’ampio fiume nei suoi argini si lamentava.
Dal cielo basso la pioggia scrosciava
sopra la turrita Camelot;
lei discese e trovò una barca
galleggiante presso un salice,
e intorno alla prua scrisse
la Signora di Shalott.
(…)
Who is this? and what is here?
And in the lighted palace near
Died the sound of royal cheer;
And they cross'd themselves for fear,
All the knights at Camelot:
But Lancelot mused a little space;
He said, "She has a lovely face;
God in his mercy lend her grace.
The Lady of Shalott.
(…)
Chi è? Che c’è qui?
Nel vicino palazzo illuminato
si spensero i regali applausi
e, per la paura, si segnarono
tutti i cavalieri di Camelot.
Ma Lancillotto rifletté per un po’
E disse «Ha un bel viso;
Dio nella sua misericordia le conceda la pace
la Signora di Shalott».
(…)
Arthur Hughes, “The Lady of Shalott” (1873) |