Cartolina di Natale da collezione - anno 1923 |
Nel
linguaggio cultuale pagano significava la venuta annuale della divinità nel suo
tempio per visitare i suoi fedeli.
L’origine
di questa celebrazione risale probabilmente alla meta del IV secolo. In Gallia
nel V sec. si celebrava con un digiuno di sei settimane ridotto poi a quattro
nel rito romano.
Di
seguito brevi informazioni per saperne qualche cosina in più …
Liturgia
La
celebrazione cristiana delle quattro domeniche prima del natale è
sostanzialmente divisa in due parti: nella prima che dura fino al 16 dicembre
la liturgia si focalizza sull'attesa dell'ultima venuta di Cristo; nella
seconda, dal 17 dicembre al 24 si focalizza più sulla specifica lettura dei
brani evangelici dell'attesa e della nascita di Gesù.
Il
colore dei paramenti liturgici è il viola; nella terza domenica (domenica
Guadete), facoltativamente, si può usare il rosa, a stemperare nella speranza
della venuta gloriosa di Cristo il carattere tradizionalmente penitenziale
dell'Avvento.
La Corona dell'Avvento e una ghirlanda di rami
sempreverdi su cui sono fissate delle candele. Ha origine in Europa presso i Luterani della Germania
orientale e può essere considerata la continuazione di antichi riti pagani che si celebravano nel
mese di Yule (dicembre). Nel lungo
inverno, le popolazioni barbare accendevano le candele simboleggiando la luce
del Sole, per affermare la speranza del ritorno Re degli Astri per riscaldarli. Da questa usanza partirono i primi
missionari cattolici per insegnare la Fede cristiana, evangelizzare le anime
pagane e condurli verso Gesù Cristo. Fu creata così la "corona
dell'avvento", come insegnamento e
lezione di vita.
Nel 1833 il pastore riformista luterano Johann
Heinrich Wichern nella sua ‘Rache Haus’,
la casa di accoglienza per orfani e bambini abbandonati, raccontava storie ai bambini nei giorni
prima del natale accendendo ogni giorno una candela posta su un lampadario a forma di
ruota intorno al quale erano intrecciate piante sempreverdi. Iniziò così a diffondersi la tradizione di mettere le quattro candele destinate ad ognuna delle
settimane prima del Natale.
Elemento simbolo della Corona è il cerchio che non ha inizio né fine e rappresenta l'amore
di Dio che è eterno. Il cerchio simboleggia anche l'amore dell'uomo verso Dio e
verso il prossimo che non deve esaurirsi mai e riporta ancora l'idea di un
"anello" di unione che collega Dio alle persone, come una grande
"Alleanza".
All’inizio
la Corona è 'senza luce', senza splendore, senza vita: essa ricorda l'esperienza di oscurità
del peccato ma pian piano che ci avviciniamo al natale la Corona la luce aumenta grazie all’'accensione delle candele che indicano la
progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta alla sempre più prossima
venuta del Messia.
Le
quattro candele poste nella corona rappresentano le quattro domeniche di Avvento.
Ogni
candela ha una denominazione ed un significato peculiari e rappresentano la la Speranza , la Pace , la Gioia e l'Amore.
La
prima candela è detta del "Profeta",
poiché ricorda le profezie sulla venuta del Messia.
La
seconda candela è detta di "Betlemme",
per ricordare la città in cui è nato il Messia.
La
terza candela è detta dei "Pastori",
i primi che videro ed adorarono il Messia. Poiché nella terza domenica
d'Avvento la Liturgia
permette al sacerdote di utilizzare i paramenti rosa al posto di quelli viola tale
candela può avere un colore diverso dalle altre tre.
La
quarta candela è detta degli "Angeli",
i primi ad annunciare al mondo la nascita del Messia.
L'eventuale
quinta candela rappresenta il giorno di Natale.
I
rami verdi della Corona simboleggiano la Speranza e ricordano le benedizioni
ricevute dal Signore Gesù Cristo.
Il calendaro segna i giorni che mancano al natale. In genere ha 24
piccole finestrelle da aprire ogni giorno per svelare una ‘sorpresa’.
I primi calendari dell’avvento fecero la comparsa nel 1850 e
avevano i giorni contrassegnati dai versetti delle Bibbia, da un dolce o da un
disegno. Il primo calendario il Münchner
Weihnachtskalender fu stampato nel 1903 (1908?) ad opera di Gerhard Lang e
fu subito imitato da altri editori. Questa idea ebbe un grande successo di pubblico e si trasformò in
una tradizione consolidata. Oggi spesso i Calendari d’avvento sono decorati
anche con piccoli cioccolatini, e accompagnano i bambini nel mondo magico del
Natale nei 24 giorni che precedono la Vigilia.
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