domenica 12 luglio 2015

Racconti di viaggio. Inghilterra. Hill Top

Da Liverpool al lago Windermere sono circa 150 km. Svegliati di buon ora e dopo un vero breakfast inglese, siamo partiti verso una delle più belle regioni dell’Inghilterra, la Cumbria, terra che con i suoi panorami mozzafiato ha ispirato grandi scrittori.
Qui tutto è poesia, quella dei Poets Lake, per intenderci, i ‘poeti dei laghi’  - William Wordswoth, Samuel Coleridge e John Keats - che hanno scritto alcune delle più belle composizioni del romanticismo inglese. Li adoro!:)



Ad ogni stagione la natura 'regala' differenti panorami suggestivi dai differenti colori.
Poco sorprende che questa parte dell'Inghilterra abbia affascinato così tante persone illustri! E' davvero un luogo incantevole!


Lake Windermere, Cumbria, England
Ed è proprio in questa terra che un giorno nel lontano 1905 inizia l’avventura di una piccola donna e grande scrittrice: Beatrix Potter si innamorò di questa regione tanto da lasciare definitivamente la città per vivere nella natura incontaminata dei laghi ove con la sua famiglia trascorreva ogni anno le vacanze.


Beatrix Potter 
Prima tappa della giornata è la visita a Hill Top la dimora di Beatrix Potter più famosa. 
Si trova vicino al villaggio di Sawrey posta dall'altro versante del lago e si può raggiungere la località da Bowness on Windermere con un traghetto in pochissimi minuti (è un attraversata brevissima!).
La calma e la bellezza dei luoghi accompagnano il silenzioso passaggio oltre il lago... 

Panorama del lago Windermere

Panorama del lago Windermere

Una volta sulla terraferma percorriamo in auto il tragitto fino a Hill Top (circa 5 km) attraversando prati verdi e lussuregianti (siamo in primavera!)...e poi finalmente ecco il cottage...sono senza parole...non so quante volte l'ho visto sui libri e ora ci sono davvero!! 





Hill Top è come ho sempre immaginato…anzi no… forse più bello e suggestivo!
Al parcheggio dell'auto si acquistano i biglietti e si prosegue a piedi per pochi minuti...è un atmosfera calma e rilassata... e si possono fare interessanti incontri!:)... 
...Ecco il signor Mc Gregor che dopo tanto lavoro nei campi si riposa su di una panca ...





(chissà se mentre lui è seduto sulla panca 
Peter Coniglio non stia liberamente correndo  tra le sue lattughe!!)

La storia di Peter Coniglio
La storia di Peter Coniglio

...Questo è un luogo magico...
...ogni cosa che osserviamo è un richiamo ad un suo racconto...


Ecco la Bank Tower che Beatrix disegnò in Jemima anatra de' stagni. 

Bank Tower, Sawrey, Ambleside, Cumbria

La storia di Jemina anatra de' stagni


...Il tempo si ferma...il paesaggio è meraviglioso...e' un vero e proprio viaggio nel tempo... siamo al 1905 quando Beatrix con grinta e determinazione amministrava e controllava le sue proprietà comprando, con le royalties dei suoi racconti, terre e fattorie per sottrarle alla selvaggia urbanizzazione. 
Alla sua morte nel 1943, lascio più di 4,000 acri di terra, 16  fattorie e diversi cottage al National Trust affinché fossero preservate e tutelate per sempre. 


Hill Top, near Sawrey, Cumbria

Hill Top, near Sawrey, Cumbria

Beatrix Potter

Hill Top, near Sawrey, Cumbria


La storia di Tom Micio

Hill Top, near Sawrey, Cumbria

Una piccola porticina si apre sull' ingresso del cottage. Beatrix non c’è, è appena uscita…e nella sua casa tutto è intatto proprio come se fosse andata ad imbucare una delle sue lettere indirizzate ai bambini ai quali dedicava i suoi racconti…In ogni camera c’è un piccolo riferimento a qualche storia o disegno…
...il camino, l’ingresso, le scale in Samuel Baffetti, la credenza del sarto di Glouchester (il mio racconto preferito!!:), la casa delle bambole dei due topolini rompi tutto…il buco nel pavimento …e così via, tante piccole cose che a chi conosce i suoi racconti non possono sfuggire… !
Nel cottage non è permesso fare fotografie e così ne ho preso qualcuna dal web...


Hill Top (fonte)


Hill Top
La storia di Samuel Baffetti

Hill Top


Beatrix Potter's bedroom at Hill Top ©National Trust Images/Geoffrey Frosh
Anche il giardino e tutta la campagna circostante hanno ispirato i suoi libri…
In molti dei suoi racconti Beatrix Potter ha rivelato il suo amore e la conoscenze per le piante. Il delizioso giardino cottage è una miscela di fiori, erbe, frutta e verdura. Insieme ai disegni sugli animali, reali o immaginari, disegnò anche insetti, fossili, reperti archeologici e funghi. I disegni sui funghi furono ritenuti importanti dalla comunità scientifica.





Una vedura del giardino  Hill Top

Il Lake District,  da rifugio dopo la morte del suo amato Norman (il più giovane dei tre fratelli proprietari editori dei suoi racconti) divenne il luogo delle pace e della gioia del suo matrimonio con l’avvocato William Heelis che Beatrix sposò nel 1913 a 47 anni. Vissero a Castle Cottage Farm.


Castle Cottage Farm, Sawrey
Beatrix comprò molte terre e proprietà e piccole fattorie nei dintorni di Sawrey. 
Acquistata nel 1930 Yew Tree Farm è stata 'Hill Top' nel film 'Miss Potter'. Oggi il cottage è uno storico B&B.


Yew Tree Farm


Una scena del film 'Miss Potter' - sullo sfondo  Yew Tree Farm
L'ufficio che fu di William Heelis, a Hawksheadoggi è la sede della Beatrix Potter Gallery. Qui si possono ammirare i bozzetti e i disegni originali dell'autrice.


Beatrix Potter Gallery, Hawkshead 



Beatrix Potter e la sua famiglia

Felice di esservi stata e dispiaciuta per dover lasciare il posto, ci incamminiamo verso la cittadina di Bowess on Winderemere. Ci attende il villaggio a tema dedicato alla scrittrice, attrazione per bambini ma che è davvero una sorpresa anche per i grandi!. I personaggi e gli animali sono perfettamente ricostruiti negli interni di questa attrazione  e, come a Hill Top, il confine tra fantasia e realtà è minimo…



Bowness-on-Windermere



Bowness-on-Windermere


Bowness-on-Windermere

Bowness-on-Windermere

Infine ...un giro sul lago...


Bowness on Windermere

Bowness on Windermere
...e una tappa d'obbligo ... una visita omaggio alla nostra Italia nel bel ristorante di due amici 'Villa Positano' nel pieno centro di Bowness On WindermereOttimo menù e graziosissimo posto...cena deliziosa...


Ristorante 'Villa Positano' - Bowness on Windermere

Ristorante 'Villa Positano' - Bowness on Windermere

Stanchi ma soddisfatti, ci incamminiamo verso la nostra auto che ci riporterà a Liverpool in circa un’ora e mezza. La giornata è stata bella ed emozionante, peccato non avere il tempo di recarci al Dove Cottage, la casa dove il poeta William Wordsworth e sua sorella Dorothy vissero per circa otto anni. 
Ma il tempo è poco, i posti da vedere sono tanti e magari ci sarà occasione di un prossimo viaggio!:)

giovedì 2 luglio 2015

Vita in Villa

Giacomo Leopardi tra memoria e poesia. La visita ai luoghi in cui soggiornò il poeta è stata un gran successo. Contrapposizione tra morte - quella di Leopardi che avvenne proprio il 14 giugno di 178 anni fa -  e la vita quella che si erge nei 'suoi luoghi' grazie alla partecipazioni di così tanti visitatori.
Nell'itinerario due dimore rese celebri da due autori: Villa delle Ginestre ove Leopardi scrisse La ginestra  e Il tramonto della Luna e Villa Marghieri ove Clotilde Betocchi Marghieri scrisse il romanzo Vita in Villa.
Le ville, poste a poche centinaia di metri l'una dall'altra, sono raggiungibili attraverso un suggestivo percorso nella campagna vesuviana.


Clotilde Marghieri

Negli anni Trenta, quando decide di trasferirsi in campagna, Clotilde Marghieri è una signora dell'alta borghesia napoletana che lascia con la città il mondo rassicurante dei salotti, i riti della vita sociale e la commedia del privilegio. Nella casa di Torre del Greco diventa scrittrice e proprio ad essa dedica la sua prima opera narrativa. 
Le storie che narra sono le piccole battaglie, i molti assilli quotidiani di una donna che in nome dell'indipendenza affronta un percorso solitario e faticoso. Tra passione e sdegno, distacco e partecipazione, l'autrice inventa per la sua Arcadia vesuviana uno stile che, intrecciando classico a parlato, trova i propri modelli nelle "correspondance" e negli "essay" del Settecento europeo.


Villa Marghieri - Torre del Greco

Pur essendo cresciuta nell'alta borghesia napoletana Clotilde lascia senza scrupoli il bel mondo privilegiato dei salotti per trasferirsi a Torre del Greco. La vita di campagna si rivelò una straordinaria esperienza, procurando tempo, solitudine e serenità necessari alla scrittrice dallo spirito sottile e dal sentire profondo. Nelle storie racconta la gente del Vesuvio, calda come il 'suo' Vulcano.





'Vita in villa è un libro pieno di sole. Ci sono dentro tutte le luci del giorno, il chiarore dell'alba e lo sfolgorio del mattino, i riflessi accecanti della controra.  Sopratutto, infocati o languidi, ci sono i tramonti sul golfo'.
Prefazione al libro  - edizione Avagliano


Clotilde Betocchi Marghieri
Clotilde Betocchi nacque a Napoli nel 1887, studiò a Firenze dove conobbe Bernard Berenson, con il quale intrattenne un ampio carteggio. Sposata nella città partenopea con Gino Marghieri, cominciò a scrivere nel 1935 su vari quotidiani, tra cui «Il Corriere della Sera», «Il Mondo», «Il Mattino», «La Nazione».
Da Napoli si trasferì nella sua abitazione in campagna alle pendici del Vesuvio, presso Torre del Greco. Nel 1939 si trasferì a Roma. Non mancarono altri soggiorni nella villa di campagna fino al 1963 quando fu definitivamente ceduta ad altri.
"Vita in villa" fu il suo primo libro pubblicato nel 1960 ed accompagnato da una lettera di G.B. Angioletti.

Altri suoi romanzi:
"Le educande di Poggio Gherardo" (1963), poi ripubblicato (1972) col titolo "Le educande", "Il segno sul braccio" (1970), "Amati enigmi" (1974).
Nel 1963 vince il Premio Sebeto e nel 1970 il Premio Villa San Giovanni.
Morì a Roma nel 1981. Nello stesso anno esce il carteggio "Specchio doppio (1927-1955)", dove sono pubblicate le lettere tra Clotilde e Bernard Berenson.

Su Panorama del 9 febbraio 1986 la giornalista Camilla Cederna la ricorda in un articolo dal titolo: “Una scrittrice da riscoprire”:
“Una donna che ho frequentato a Roma nel suo salotto di via della Consulta: grandi librerie con edizioni rare, mobili inglesi, rose, il rito del tè. E lei che, già anziana, sdraiata sul sofà con una coperta sulle gambe, giocava come sempre ad ammaliare gli amici con il fascino delle sue conversazioni, ad annodare sottili rapporti con persone di cui ammirava l'intelligenza. Di grande famiglia alto borghese napoletana, Clotilde doveva essere stata molto attraente...Belle gambe, lunghe.
Sensibili lineamenti aquilini, occhi neri e penetranti, una risata da ragazza che conservò fino agli ultimi giorni. Nell'esclusivo collegio fiorentino di Poggio Gherardo (vedi Le educande) imparò a leggere e a parlare alla perfezione il francese,il tedesco, l'inglese. Di una spregiudicatezza precoce, presto sposata e poi separata, visse indipendente incontrando persone famose, leggendo tutto il leggibile. E cominciò a far salotto, come si dice oggi, nella sua magica casa di Torre del Greco”

In sua memoria G.B. Angioletti scrisse:
 “… Lei ha saputo rappresentare con arte e con sapienza, come meglio non si poteva, quell’avvicendarsi di passioni e di avversioni che è proprio della gente del Vesuvio; questa gente che sempre ritorna alla propria calda, amorosa umanità, così come il Vulcano, dopo ogni furore, si ricompone nella sua stupefacente bellezza”.