venerdì 29 aprile 2016

Guerra e Pace


Oggi vi scrivo di Guerra e Pace, il capolavoro di Tolstoj pubblicato a puntate sul «Russkij vestnik» (Il messaggero russo) tra il 1865 e il 1869 e successivamente diviso in sei volumi.
Non ne racconterò la perché essa è ben documentata sul web!. Vi scrivo riguardo ad un adattamento televisivo del romanzo che ho appena finito di vedere realizzato di recente dalla tv britannica e che mi ha davvero entusiasmato!. 
Si tratta di elegante miniserie in sei episodi prodotta da BBC One, scritta da Andrew Davies, sceneggiatore dei film di Bridget Jones e della serie House of Cards, e diretta da Tom Harper, regista di Misfits e Peaky Blinders.

Per le location televisive sono state scelte alcune delle più belle residenze storiche in Russia, Lituania e Lettonia.

Palazzo di Caterina, San Pietroburgo

Rundale Palace, Lettonia
Premesso che non ho mai letto il romanzo ma come docente nei percorsi di formazione al Servizio Civile mi sono avvicinata al pensiero di Tolstoj sulla non violenza e obiezione di coscienza (il suo testo ‘Il regno di Dio è dentro di voi ispirò molto il pensiero successivo di Gandhi).
Ritornando alla serie tv mi vengono in mente alcune osservazioni. 
Anzitutto Guerra e Pace è un romanzo storico ambientato sullo sfondo della campagna di Prussia e quella napoleonica in Russia. E l'adattamento televisivo ben ne ricostruisce questo periodo. 

Guerra e Pace è la storia di genitori e di figli, di lotte per il potere (quello di Napoleone) e di sopravvivenza (quello della resistenza russa). La vicenda ruota attorno all’epopea di due famiglie della nobiltà russa: i Bolkonskij di cui fa parte il principe Andrej, aiutante del generale Kutuzov durante le guerre napoleoniche e i Rostov tra i quali c’è la giovane Nataša, di cui Andrej si innamora. 


Natasha e il principe Andrej al Palazzo di Caterina, San Pietroburgo
Il cast di attori è come sempre impeccabile.! Tra volti noti e meno noti, ho ritrovato l’attore Stephen Rea nel ruolo di Prince Vassily Kuragin che in Dickensian era l’ispettore Bucket (senza dubbio il mio interprete preferito!) e l’attrice Tuppence Middleton (in Dickensian nel ruolo di di Amelia Havishman) nel ruolo di Helene Kuragina che in quanto ad infelicità anche lei, come Amelia, non scherza!..
Il principe Andrej (James Norton) è un personaggio che ti rimane nel cuore. Sarà perché è solo, infelice e soprattutto dolcissimo per l’amore che prova per la giovane Natasha (Lyli James). 

Pierre, Natashe e il Principe Andrej
Ma il vero personaggio capolavoro è senza dubbio il conte Pierre Bezuchov, l’alter ego di Tolstoj stesso, il suo portavoce. L'attore è bravissimo ad interpretarne il ruolo!:)


Pierre Bezuchov
Attraverso le sue parole il messaggio di pace è davvero intenso e sorprendente. Pierre (Paul Dano) è buono in tutto. Perdona e si fa perdonare, ama in silenzio e sacrifica il suo amore per l’amicizia. Riesce, da ricco ereditiero, a capire il valore e l’essenza delle cose, della ricchezza e della superficialità umana.  L’anima e il pensiero di Pierre sono tormentati dal flusso degli eventi ma alla fine riuscirà a districare il nodo della vita e dell’inevitabile destino umano nel quale le leggi assolute della vita morale, e le azioni buone o cattive hanno un valore preciso.
Insomma questa edizione di Guerra e Pace mi è davvero piaciuta! La consiglio vivamente e spero che qualche tv italiana presto la mandi in onda anche nel nostro bel paese!!:) 



Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole, 
ma di voler sempre ciò che si fa.”
Lev Tolstoj

sabato 23 aprile 2016

A beautiful Shakespeare's Sonnet!

William Shakespeare 
26 April 1564 (baptised) – 23 April 1616

Sonnet 116

Let me not to the marriage of true minds 
Admit impediments. Love is not love 
Which alters when it alteration finds, 
Or bends with the remover to remove. 
O no! it is an ever-fixed mark 
That looks on tempests and is never shaken; 
It is the star to every wand'ring bark, 
Whose worth's unknown, although his height be taken. 
Love's not Time's fool, though rosy lips and cheeks 
Within his bending sickle's compass come; 
Love alters not with his brief hours and weeks, 
But bears it out even to the edge of doom. 
If this be error and upon me prov'd, 
I never writ, nor no man ever lov'd.

This is my favorite Shakespeare's sonnet. It is about love in its most ideal form. True love should be constant, through any difficulties and should be like the north star is to sailors. True love is, as is the polar star, ever-fixèd and lasts forever.
Shakespeare wrote 154 Sonnets. They were were published in 1609. The first 126 sonnets are dedicated to a young man, the remaining to a dark lady. In the Sonnets Shakesperare worote about love, friendship, beauty, jealousy, death and art.


Sonetto 116

Non sarà che al matrimonio di animi costanti
io ponga impedimenti: non è amore quell'amore
che muta quando scopre mutamenti
o tende a ritirarsi se l'altro si ritira.
Oh no, esso è un faro sempre fisso
che guarda alle tempeste e mai ne è scosso;
è la stella polare per ogni nave errante, 
e il suo valore resta ignoto, anche se l'altezza ne sia presa.
L'amore non è lo zimbello del Tempo, anche se rosee labbra e guance
cadono nel compasso della sua falce ricurva;
l'amore non muta con le sue brevi ore e settimane, 
ma resiste fino all'orlo del Giudizio.
Se questo è errore e mi sia provato,
io non ho mai scritto, e nessuno mai amato.

Adoro questo sonetto di Shakespeare. Forse è il più bello. Senza dubbio il più conosciuto!. Tratta dell'amore vero nella sua forma più ideale. Il vero amore dovrebbe essere costante, attraversare le difficoltà e non dovrebbe svanire con il tempo: Il vero amore è, come è la stella polare, sempre fissa che dura per sempre.
Shakespeare ha scritto 154 Sonetti. Essi sono stati sono stati pubblicati nel 1609. I primi 126 sonetti sono dedicati a un giovane, i restante per una dark lady. Ne i suoi Sonetti gli trattò temi quali l'amore, l'amicizia, la bellezza, la gelosia,  la morte,  l'arte.

mercoledì 13 aprile 2016

Il Professore

"He that is low need fear no fall."
The Professor, Charlotte Bronte

Il Professore, Edizioni Paoline, 1966
April marks the two hundredth anniversary of the Charlotte Brontë's birth and I love to share new and old  editions of her novels.
Here is "The Professor, a wonderful edition pubblished in 1966 by Edizioni Paoline! This book is really great! 
"The Professor" is Charlotte Brontë's first novel. It was  published posthumously after her death in 1857 by approval of her husband  Arthur Bell Nicholls.
The novel is based upon Charlotte's experiences in Brussels, where she studied and where she  was a teacher in 1842. It is the story of a young man, William Crimsworth who is forced to find his own fortune and he becomes a teacher in Brussels. It's the only story in which Charlotte dares to talk through a man's voice.

In questo mese di celebrazioni per Charlotte Bronte (l'anniversario della nascita ricorre il prossimo 21 aprile!) mi piace 'rispolverare' edizioni vecchie e nuove dei suoi romanzi.
Quella che vi mostro riguarda "Il Professore" pubblicato da Edizioni Paoline nel 1966.
Fu il primo romanzo scritto da Charlotte ma rifiutato dagli editori fu pubblicato postumo dopo la sua morte nel 1857 con l'approvazione del marito Arthur Bell Nicholls.
Il romanzo si basa sulle esperienze dell'autrice a Bruxelles ove si recò, nel 1842, insieme alla sorella Emily, per studiare francese. E' la storia di un giovane uomo, William Crimsworth che, costretto a trovare la propria fortuna diventa insegnante nella cittadina di Bruxelles. Il Professore è l'unica storia in cui Charlotte racconta attraverso la voce di un uomo.



Here is what she wrote in the preface...


This little book was written before either "Jane Eyre" or "Shirley," and yet no indulgence can be solicited for it on the plea of a first attempt. A first attempt it certainly was not, as the pen which wrote it had been previously worn a good deal in a practice of some years. I had not indeed published anything before I commenced "The Professor," but in many a crude effort, destroyed almost as soon as composed, I had got over any such taste as I might once have had for ornamented and redundant composition, and come to prefer what was plain and homely. At the same time I had adopted a set of principles on the subject of incident, &c., such as would be generally approved in theory, but the result of which, when carried out into practice, often procures for an author more surprise than pleasure.
I said to myself that my hero should work his way through life as I had seen real living men work theirs—that he should never get a shilling he had not earned—that no sudden turns should lift him in a moment to wealth and high station; that whatever small competency he might gain, should be won by the sweat of his brow; that, before he could find so much as an arbour to sit down in, he should master at least half the ascent of "the Hill of Difficulty;" that he should not even marry a beautiful girl or a lady of rank. As Adam's son he should share Adam's doom, and drain throughout life a mixed and moderate cup of enjoyment.
In the sequel, however, I find that publishers in general scarcely approved of this system, but would have liked something more imaginative and poetical—something more consonant with a highly wrought fancy, with a taste for pathos, with sentiments more tender, elevated, unworldly. Indeed, until an author has tried to dispose of a manuscript of this kind, he can never know what stores of romance and sensibility lie hidden in breasts he would not have suspected of casketing such treasures. Men in business are usually thought to prefer the real; on trial the idea will be often found fallacious: a passionate preference for the wild, wonderful, and thrilling—the strange, startling, and harrowing—agitates divers souls that show a calm and sober surface.
Such being the case, the reader will comprehend that to have reached him in the form of a printed book, this brief narrative must have gone through some struggles—which indeed it has. And after all, its worst struggle and strongest ordeal is yet to come but it takes comfort—subdues fear—leans on the staff of a moderate expectation—and mutters under its breath, while lifting its eye to that of the public,
"He that is low need fear no fall."
Currer Bell


Questo piccolo libro fu scritto prima di Jane Eyre che di Shirley e tuttavia non lo si può giudicare con indulgenza pensando che è un primo tentativo. Certamente non fu un tentativo, poiché la penna che lo scrisse era stata molto usata precedentemente nell’esercizio di alcuni anni. In effetti io non avevo pubblicato niente prima di cominciare Il Professore, ma in diversi vani sforzi, distrutti quasi appena composti, avevo superato il gusto che avrei potuto avrei una volta per una prosa ornamentale e prolissa ed ero arrivata a preferire una forma piana e familiare. Contemporaneamente, avevo adottato una serie di principi sul soggetto di incidenti, ecc., che sarebbero generalmente approvati in teoria, ma il cui risultato, una volta messi in pratica, spesso procura ad un autore più sorprese che piacere.
Dissi a me stessa che il mio eroe doveva farsi strada nella vita come avevo visto fare i veri uomini; che egli non doveva mai avere uno scellino che non avesse guadagnato; che nessuna svolta improvvisa doveva portarlo in un momento al benessere e ad un alto rango; che qualsiasi piccola esperienza egli dovesse fare, doveva essere guadagnata con il sudore della sua fronte; che, prima che egli potesse trovare anche solo un albero presso il quale riposarsi, egli avrebbe dovuto raggiungere almeno la metà della salita della ‘collina della difficoltà’; che egli non avrebbe dovuto neanche sposare una bella ragazza o una donna di classe. Come figlio di Adamo egli avrebbe dovuto dividere la sorte di Adamo e sorseggiare nel corso della vita una coppa di vari e moderati piaceri.
In seguito, comunque, trovai che gli editori in generale non approvavano questo sistema, ma avrebbero preferito qualcosa di più fantasioso e poetico – qualcosa di più consono ad un  gusto altamente elaborato, con una passione del pathos, con sentimenti più teneri, elevati, fuori dal comune. Infatti, fin quando un autore non ha tentato di disporre di un manoscritto di questo genere, egli non può mai sapere quali capacità di romanticismo e di sensibilità sono nascoste nei cuori di persone che egli non avrebbe mai ritenute capaci di raccogliere simili tesori. Generalmente si pensa che gli uomini d’affari preferiscano la realtà; messa alla prova, l’idea si dimostrerà spesso fallace: un’appassionata preferenza per le cose selvagge, meravigliose ed eccitanti – strane, sorprendenti e strazianti – agita diverse anime che mostrano una superficie calma e sobria.
Stando così le cose, il lettore comprenderà che, prima di raggiungerlo nella forma di un libro stampato, questo breve racconto deve aver superato alcuni ostacoli, che infatti ha vinti. E, dopo tutto, il suo peggiore ostacolo e la più grande difficoltà devono ancora venire; ma esso trova conforto, mitiga la paura, si appoggia ad una moderata aspettativa e trattiene il respiro, mentre alza gli occhi versi quelli del pubblico,
Colui che sta in basso non ha da temere cadute.
Currer Bell


The foregoing preface was written by my wife with a view to the publication of "The Professor," shortly after the appearance of "Shirley." Being dissuaded from her intention, the authoress made some use of the materials in a subsequent work—"Villette." As, however, these two stories are in most respects unlike, it has been represented to me that I ought not to withhold "The Professor" from the public. I have therefore consented to its publication.
A. B. Nicholls
Haworth Parsonage,
September 22nd, 1856.

La precedente prefazione fu scritta da mia moglie in vista della pubblicazione de "Il Professore", poco dopo l’apparizione di "Shirley". Essendo stata dissuasa dalle sue intenzioni, l’autrice fece uso del materiale in un lavoro successivo "Villette". Comunque, poiché queste due storie non sono molto simili, ho creduto che fosse più opportuno non privare il pubblico de Il Professore. Per questa ragione ho approvato la sua pubblicazione.
A.B. Nicholls
Haworth Parsonage
22 settembre, 1856


The illustrator of this wonderful book was Carla  Ruffinelli  (1922-1998) a painter, illustrator, and fashion journalist. She was born in Turin and she studied at the Accademia Albertina, where she was a pupil of the italian painter Felice Casorati. During the war, she worked on the creation of the first Italian animated cartoon feature, Il ladro di Baghdad. She illustrated, for the San Paolo publisher, many books for children and young people, and for nearly thirty years, she drew a fashion column in the italian magazine Famiglia Cristiana.  

Le illustrazioni di questo delizioso libro sono a cura di Carla Ruffinelli (1922-1998) pittrice, illustratrice e giornalista di moda. Nata a Torino studiò all'Accademia Albertina. Fu allieva del pittore e incisore italiano Felice Casorati e durante la guerra collaborò alla realizzazione del primo film italiano a cartoni animati, Il ladro di Baghdad
Come illustratrice realizzò, per la casa editrice San Paolo, moltissimi libri per bambini e ragazzi, e per quasi trent'anni, su Famiglia Cristiana, ha disegnato una pagina di consigli di moda intitolata "Mi vesto così".


“You know full well as I do the value of sisters' affections: 
there is nothing like it in this world.” 
Charlotte Brontë, The Professor




giovedì 7 aprile 2016

The Rainbow

William Wordsworth 
7 April 1770 – 23 April 1850

The Rainbow


L'arcobaleno
Il mio cuore esulta al cospetto
dell'arcobaleno nascente:
come nel venire al mondo;
come nel sapersi uomo;
Così nello scoprirsi vecchio,
o mi sia data la morte!
Il Bambino e' padre dell'Uomo
e siano i miei giorni 
l'uno all'altro stretti
dal sentimento della natura. 

Daffodils 
by William Wordsworth

lunedì 4 aprile 2016

Racconti di viaggio.Inghilterra. Le Cotswolds

"The most beautiful village in England"
William Morris


Nel cuore delle Cotswolds, la catena collinare situata nell'area centrale dell'Inghilterra, e lungo il corso del fiume Coln, si trova un piccolo villaggio che sembra appena uscito da un libro di fiabe. Il suo nome e Bibury e si trova a metà strada tra le località di Barnsley Coln St. Aldwyns nella contea del Gloucestershire.

In the middle of the Cotswolds, a range of rolling hills located in south central England, and along the River Coln, it is a small village that seems straight out of a storybook. Bibury is located halfway between the towns of Barnsley and Coln St. Aldwyns in Gloucestershire.


Bibury

Il villaggio è immerso nel verde e la sua particolarità è dovuta ai suoi cottages in pietra risalenti al XIV sec. che furono costruiti dapprima come ovili poi ospitarono i tessitori della zona.

The village is known for its stone cottages dating back to the fourteenth century. They were first built as folds then hosted weavers.




Una citazione del villaggio (Becheberie), si trova nel Domesday Book un testo critto in latino volgare e termini anglosassoni, un documento sui beni terrieri dell’Inghilterra, ricco di informazioni sociali, economiche, storiche, che risale al Medio Evo ed in particolare al regno dei Normanni. 
Compilato nel 1086 per ordine di Guglielmo il Conquistatore, il Domesday book (letteralmente Libro del giudizio) aveva lo scopo di quantificare i beni di ogni proprietario e le tasse su tali beni riscosse ai tempi di Edoardo il Confessore (1002-1066).

The village of Bibury (Becheberie) has been found in the Domesday Book a manuscript written in medieval latin, a document on the landlords property of England, rich in social, economic, historical, dating back to the Middle Ages and in particular to kingdom of the Normans.
Compiled aimed to quantify the properties of each owner and the taxes levied on such goods to the time of Edward the Confessor in 1086 on the orders of William the Conqueror, the Domesday book (literally the Book of Judgement) (1002-1066).








In questo villaggio c’è una piccola e celebre strada che si dice sia la più fotografata di tutta l'Inghilterra, Si tratta di Arlington Row composta da una fila di case in pietra costruite nel 1380 come case e depositi per i tessitori. All'inizio della strada si trova Arlington Mill il mulino che serviva per la follatura della lana.

The picturesque Arlington Row cottages were built in 1380 as a monastic wool store. It is one of the most photographed Cotswold scenes. This was converted into a row of cottages for weavers in the seventeenth century. The cloth produced there was sent to Arlington Mill for fulling.






Bibury - Arlington Row

Bibury - Arlington Mill

Bibury - Arlington Mill

La chiesa parrocchiale di St Mary  e di origini sassoni. Si pensa che Bibury sia stato un luogo di certa importanza per i sassoni poiché  Arlington significa ‘casa agricola di Aelfred’. Bibury è oggi meta di molti turisti. Alla fine dell’800 vicino Bibury fu ritrovata una villa romana (Akeman Street, la maggiore strada romana in Britannia che da circencester porta a st albans,  è molto vicina).
Il più grande edificio in Bibury è Bibury Court, costruita nel 1633 in stile di architettura giacobita. Oggi è un albergo ma in epoca precedente fu abitato Lord Sherborne.
Bibury è stato utilizzato come location cinematografica e televisiva, come i film di "Stardust" e "Il diario di Bridget Jones".

The parish church of St Mary has Saxon origins.  Arlington means the ‘farmstead belonging to Aelfred’. Judging by the Saxon elements in the church, Bibury must have been a place of some importance to the Saxons.
At the end of ninentheen near Bibury was found a Roman villa (the Roman road from Cirencester to St Albans, Akeman Street, is close by).
The largest building in Bibury is Bibury Court, built in 1633 in the style of Jacobean architecture. It is now a hotel. Previously it was inhabited by Lord Sherborne.
Bibury has been used as a film and television location, like the films Stardust and Bridget Jones's Diary.

Bibury - St Mary Church





Bibury dista circa 20 miglia dal villaggio di Bampton nell' Oxforshire location della serie tv Downton Abbey

Bibury is just 20 miles from the village of Bampton in Oxforshire the location of the TV series Downton Abbey!




Joseph Arthur Gibbs (1867 -1899) giocatore inglese di cricket, ha pubblicato una serie di libri, tra cui "A Cotswold Village; or, country life and pursuits in Gloucestershire". Ecco una piccola citazione su Bibury ..

"Non esiste villaggio più bello in Inghilterra di Bibury, e nessun osteria più accogliente di quella del Cigno. La padrona di casa di questo albergo dispone di specchio d'acqua per coloro che attraversano la strada per Bibury. Non esiste un luogo più piacevole in cui trascorrere qualche giorno tranquillo. Il giardino e la vecchia casa di Bibury sono davvero deliziosi, la casa, come Ablington, è costruita da trecento anni; la corrente del fiume passa vicino, sopra un'altra cascata di circa dieci piedi, e ben presto raggiunge Williamstrip ".

Joseph Arthur Gibbs (1867 –1899) an English cricketer,  published a number of books, including "A Cotswold Village; or, country life and pursuits in Gloucestershire"Here is a little quote about Bibury...

“I know no prettier village in England than Bibury, and no snugger hostelry than the Swan. The landlady of this inn has a nice little stretch of water for the use of those who find their way to Bibury; and a pleasanter place wherein to spend a few quiet days could not be found. The garden and old court house of Bibury are sweetly pretty, the house, like Ablington, being three hundred years old; the stream passes within a few yards of it, over another waterfall of about ten feet, and soon reaches Williamstrip”.

sabato 2 aprile 2016

H. C. Andersen

“Life itself is the most wonderful fairy tale.” 
Hans Christian Andersen

Hans Christian Andersen
2 April 1805 – 4 August 1875

Editrice Lucchi - Milano, 1975

"C'era una volta un bambino alto magro e brutto che aveva un naso grosso e prominente, gli occhi infossati, e due gambe interminabili, che lo facevano assomigliare ad una cicogna. Per il suo aspetto buffo e gli abiti sempre troppo corti era canzonato da tutti i compagni. 
Suo padre faceva il ciabattino e sua madre la lavandaia.
Quando il bambino dalle lunghe gambe ebbe quattordici anni, sua madre interrogò un'indovina che, dopo aver consultato i fondi del caffè rimasti in una tazzina, diede questo responso:
"Sarà un uomo grande e famoso e la sua città si illuminerà in suo onore".
Brutto, povero e schernito dai compagni di scuola il giovanetto che desiderava diventare celebre anche senza le predizioni dell'indovina, trascorse un'infanzia infelice ed una giovinezza solitaria prima di trovare la buona strada tra le tante che aveva tentato.
Un giorno si trovò davanti ad una porticina misteriosa: la toccò appena e quella si spalancò per incanto, conducendolo nel mondo delle fiabe (Brandes).
Egli vide là dentro cose meravigliose e le narrò con animo di poeta e cuore di bambino, diventando celebre in tutto il mondo. 
Voleva raggiungere la gloria, quando povero e solo partì dalla sua città e attraverso il mondo delle sue fiabe, e ci riuscì al di là d'ogni sua speranza, perché il fanciullo che diventò scrittore era Hans Christian Andersen (1805 - 1875)".
(tratto da "Le novelle meravigliose", Editrice AMZ Milano, 1959)

Hans Christian Andersen è nato nella città di Odense, in Danimarca, il 2 aprile 1805. Le sue meravigliose fiabe sono state tradotte in più di 125 lingue. Scrisse circa 170 fiabe!.
Tra le sue più celebri ricordiamo "I vestiti nuovi dell'imperatore", "La Sirenetta", "The Nightingale", "La regina della neve", "Il brutto anatroccolo", "Thumbelina", e molte altre.

Nella mia libreria ho trovato alcuni dei sui libri di vecchie edizioni. Sono testi ormai da collezione di una straordinaria bellezza oggi difficile trovare nelle nuove edizioni!
L'edizione pubblicata da AMZ del 1959  inizia con una stupenda prefazione scritta dagli Editori che, come una fiaba, racconta la vita dello scrittore...

E' un testo molto bello che secondo me vale la pena di condividerlo...:)


G.B. Paravia, Torino, 1954




Editrice AMZ Milano, 1959
"Once upon a time, there was a tall, thin and ugly child; he had a large and prominent nose, sunken eyes, and two long legs, which made him look like a stork. For his funny-looking and always too short dresses for him, he was teased by all companions.
His father was a shoemaker and his mother a laundress.
When the child with long legs was fourteen, his mother consulted a fortune-teller who, looked at the coffee grounds left in a cup and then gave his advice:
He will be a famous man and he will enlighten the country."
Bad, poor, scorned by classmates the young man who wanted to become famous, even without the fortune-teller predictions, spent an unhappy childhood and a lonely youth before finding the right way. 
One day he was in front of a mysterious small door: he touched it then the door throwed on a magic world, leading him into the world of fairy tales" (Brandes).
He saw wonderful things that he told with the soul of a poet and the heart of a child. He became famous all over the world.
He seek his fortune travelling around the world and he became a great writer. 
He was Hans Christian Andersen (1805 - 1875)".

(loosely translate from "Le novelle meravigliose", Editrice AMZ Milano, 1959)

Hans Christian Andersen was born in the town of Odense, Denmark, on 2 April 1805. He was remembered for his beautiful fairy tales which have been translated into more than 125 languages. He wrote about 179 tales!!
Some of his most famous fairy tales include "The Emperor's New Clothes", "The Little Mermaid", "The Nightingale", "The Snow Queen", "The Ugly Duckling", "Thumbelina", and many more.

I found these books whose covers I show you below. They are simply marvelous!
The edition was published by AMZ in 1959. It begins with a preface written by the editor, and like a fairy tale, he tells Andersen creative life...
I think is a very beautiful text to sharing with you ... :)
(The english translation from italian text is mine. I apologise for mistakes!)

Edizioni Malipiero Nettuno Omnia, 1965


venerdì 1 aprile 2016

What would Dickens do?


La BBC di recente ha trasmesso una serie tv che mi è piaciuta moltissimo! Si tratta di Dickensian un adattamento televisivo dei romanzi di Dickens in cui molti dei suoi personaggi si 'incontrano' in una sceneggiatura molto evocativa della Londra vittoriana..
La serie consta di 20 episodi scritti da Tony Jordan ed altri.  E'interamente girato in studio ma ben ricostruito. A me sembra il Dickens's World nel Kent ma sinceramente non lo so (questo villaggio, ricostruzione della Londra vittoriana, è stata una meta di viaggio davvero affascinate!)

The BBC has recently broadcast a TV series that I enjoed to much! Dickensian a television adaptation of Dickens's novels in which many of his characters 'meet' each other in a Victorian London neighbourhood. 
Dickensian has 20-part series created and co-written by Tony Jordan and has been filmed in a studio. It looks very similar to the Dickens's World in Kent but I honestly do not know ( the village is a reconstruction of Victorian London and has been a travel destination really interesting!)

The set

Dickensian - workplace and homes

La storia si svolge in un'atmosfera molto invernale ma non poteva essere diversamente visto che la storia inizia proprio con l'assassino di Jacob Marley il celebre socio di Ebenezer Scrooge (A Christmas Carol)! Qui il Canto di Natale c'è tutto! :)
Un intreccio di storie intorno ad un delitto (non svelo chi è l'autore!), ma anche storie d'amore come quella di Honoria Barbary (Bleak House) per il suo capitano, o quella tra Bob e Emily Cratchit (A Christmas Carol), di Bill Sikes (Oliver Twist) per la sua Nancy (Oliver Twist) per non parlare di quella bella Amelia Havisham (Great Expectations) innamorata del malvagio Meriwether Compeyson (Great Expectations)! 
Dickensian è anche una storia di status sociale come quello che cercano di scalare Mr e Mrs Bumbles (Oliver Twist) e di denuncia delle condizioni miserabili in cui tanti ragazzini nell'epoca vittoriana costretti a mendicare e rubare da personaggi come Fagin (Oliver Twist). Tra i tanti temi anche quello della famiglia con le vicende dei Cratchit e dei Barnary.
In questa serie tv ci sono circa 30 dei personaggi più memorabili di Dickens  presi dai tra le 989 persone nominate in 16 romanzi e numerosi racconti!!

The story takes place in a very winter atmosphere as the story begins with the murderess of Jacob Marley the famous Ebenezer Scrooge partner (A Christmas Carol)! 
Dickensian is both a murder story (I do not reveal who the author is!) and a love story beetween Honoria Barbary (Bleak House) and her captain, Bob and Emily Cratchit (A Christmas Carol), Bill Sikes (Oliver Twist) for his beautiful Nancy (Oliver Twist) or Amelia Havisham's love (Great Expectations) for the wicked Meriwether Compeyson (Great Expectations) ! But also a story of whom want to raise a social status as Mr and Mrs Bumbles (Oliver Twist), and denunciation of the miserable conditions in which many children in Victorian era were forced to beg and steal from characters as Fagin (Oliver Twist) and a story of a family as the Cratchit  (A Christams Carol) and the Barbary (Bleak House). 
About 30 of Dickens' most memorable characters — out of the 989 named people across 16 novels and many short stories !  


Bill Sikes and Nancy

Amelia Havisham and Meriwether

Mr and Mrs Bumbles

Gli attori? Tutti bravissimi! Il mio preferito è senza dubbio l'ispettore Bucket (Bleak House). La sua interpretazione, ascoltata in lingua originale, è davvero fantastica!. Ma anche Mrs Gamp (Martin Chuzzlewit) e i suoi goccetti di gin la sanno lunga...:)
E per un atmosfera di tutto rispetto non poteva certo mancare il negozio dell'antiquario e la piccola Nell (Old Curiosity Shop)... 

The actors? Wonderful! My favorite is undoubtedly the Inspector Bucket (Bleak House). His His mannerisms and vocal intonation are absolutely amazing!. But also Mrs Gamp (Martin Chuzzlewit)! She is dissolute, sloppy and always drunk!
To remark the Dickensian atmosphere we could not miss the shop and the little Nell (Old Curiosity Shop)...


Mrs Gamp

Honoria and Captain James Hawdon

Amelia Havishman
Alcuni critici hanno dichiarato le loro obiezioni ai personaggi 'presi' dai romanzi e trasportati in qualcosa d'altro, ma io penso che questa serie tv è comunque un ottimo modo di 'rivisitare' la letteratura e di metterla al servizio di un pubblico più ampio. Magari lo si potesse fare con tanti autori anche italiani che hanno come Dickens creato personaggi di spessore e storie incredibilmente vere!! 
Per questo mese di aprile si attende la decisione da parte della BBC di produrre la seconda serie. Speriamo di sì...anche perché qualcosina in sospeso nell'ultima puntata rimane..:)
Cosa avrebbe fatto Dickens ? Credo che egli avrebbe calorosamente approvato!

Some critics have expressed their objections to the characters 'taken' by novels and transported into something else, but I think this TV series is still a great way to 'revisit' literature and to put it at the service of a wider audience.
The Sunday Times reports that the BBC should decide on a renewal for Dickensian in the next month, and that Tony Jordan already has lots of ideas in mind, including Marley's appearance as a ghost!. I hope it will occur!
What would Dickens do? I think he would have warmly approved!