sabato 11 novembre 2023

Remembrance Day

 

Le Guerre non si devono dimenticano. MAI.

Alle ore 11 delll’11 novembre del 1918 con la firma dell’armistizio tra l'Impero tedesco e le potenze alleate in un vagone ferroviario nei boschi vicino a Compiègne in Piccardia finiva ufficialmente la Prima Guerra Mondiale.

All’ umanità purtroppo non sono bastati i  migliaia di soldati caduti in quella guerra così come tutte le altre precedenti per comprendere il proprio delirio. Il mondo oggi è in fiamme!.

L’Inghilterra, ogni anno, con il Remembrance Day ricorda tutti i soldati caduti. La ricorrenza venne istituita da Giorgio V ed è ancora oggi celebrata solennemente.



Noi italiani purtroppo non abbiamo celebrazioni così solenni in memoria dei tanti soldati morti in quelle battaglie.  Per capire il dolore e la tragicità di quegli eventi occorre visitare i Flander Fields, i campi del Belgio dove avvennero alcune delle più cruenti battaglie della prima guerra mondiale e che oggi sono un enorme territorio di ricordo e celebrazione. Monumenti.. musei.. cimiteri di guerra che nel loro silenzio urlano le voci di quei giovani che combatterono al fronte.

Quei soldato erano i figli di tutti noi strappati alla loro quoridianietà per affrontare un nemico invincibile: l’odio tra stati che non era l’odio tra soldati. Anzi.


I diari di guerra così come le poesie sono tante. Quella di John McCrae (1872-1918) soldato canadese che la compose il 3 maggio 1915 in memoria dell'amico Alexis Helmer è forse la più famosa. Il papavero rosso sbocciato nei campi è simbolo dello spargimento di sangue della guerra di trincea.

In Flanders Field 

Nei campi delle Fiandre spuntano i papaveri 

tra le croci, fila dopo fila,

che ci segnano il posto; e nel cielo

le allodole, cantando ancora con coraggio,

volano appena udite tra i cannoni, sotto.

Noi siamo i Morti. Pochi giorni fa

eravamo vivi, sentivamo l'alba, vedevamo

risplendere il tramonto, amavamo ed eravamo amati.

Ma ora giacciamo nei campi delle Fiandre.

Riprendete voi la lotta col nemico:

a voi passiamo la torcia, con le nostre

mani cadenti, e sian le vostre a tenerla alta.

e se non ci ricorderete, noi che moriamo,

non dormiremo anche se i papaveri

cresceranno sui campi delle Fiandre




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