mercoledì 20 febbraio 2013

Porcellane d'epoca

Oggi vi scrivo (in una brevissima sintesi!) l'incredibile storia della porcellana europea raccontata attraverso tre grandi manifatture con nomi provenienti dalle zone di produzione: Meissen (località vicino Dresda nella Sassonia Tedesca), Capodimonte (zona collinare di Napoli) e Sèvres - (comune francese situato nella regione dell'Île-de-France). 
Non sono gli unici marchi del loro tempo, ma sicuramente queste tre grandi 'firme'  hanno contribuito in modo determinante a scrivere la storia della porcellana in Europa.

I primi oggetti di questo materiale risalgono al Duecento e grazie a Marco Polo furono importati dalla Cina in Europa. Molti furono i tentativi europei di riprodurli ma veri risultati si ebbero intorno al 1500 durante la Signoria di Francesco I dei Medici. In tale epoca fu prodotta un porcellana decorata con motivi color blu cobalto chiamata Medicea.
Ma il trionfo della porcellana europea doveva attendere attendere ancora un po’ fino al…

Germania - Meissen
Agli inizi del 1700 lo studioso sassone Johann Friedrich Böttger scoprì la formula della porcellana grazie ad una fusione di una sostanza denominata caolino (granuli che cuociono ad alte temperature) e feldspato (un minerale legante). Il 23 Gennaio del 1710 la Cancelleria di Corte Sassone in un “Decreto di massima urgenza” redatto in lingua latina, francese, tedesca e olandese, informa della scoperta della porcellana e della fondazione di una manifattura per la porcellana. Nasce la fabbrica tedesca di Meissen che nonostante i severi controlli per evitarne la riproduzione ad opera di altri, fu la prima ma non l’unica manifattura europea settecentesca.

Meissen - Collezione privata

Attualmente è lo stato della Sassonia a dirigere l'attività artistica e commerciale e proprio a Meissen nel Museo si può partecipare ad un percorso didattico illustrativo delle varie fasi della lavorazione.
Questa porcellana si riconosce principalmente nel simbolo composto da spade incrociate (anche con aggiunta di lettere) decorato nelle varie versioni a seconda dell’epoca e degli artigiani.
Proprio la scoperta di Böttger e la produzione a Meissen, diedero impulso alla produzione di porcellane in tutti i paesi tra cui in Francia con quella di Sèvres e di Capodimonte a Napoli fortemente voluta nel 1738 da Carlo di Borbone unito in nozze con Maria Amalia di Sassonia, nipote di Augusto il Forte, sostenitore e patrocinatore della produzione di Meissen.

Francia - Sèvres
Nel 1740 venne fondata una manifattura di porcellana a Vincennes per volontà di Luigi XV e Madame de Pompadour. Trasferita poi a Sèvres nel 1756, questa manifattura fu unita ai beni della Corona nel 1759.

Sévres - Collezione privata
In origine, la manifattura produceva una porcellana tenera, ma in seguito alla scoperta nel 1768 da parte di due ricercatori di Sèvres del primo giacimento di caolino sul suolo transalpino, vicino a Limoges, si cominciò nel 1770 a produrre anche la porcellana dura. Il suo materiale brillante si prestava bene all'esecuzione dei disegni e dei modellini in terracotta degli artisti dell'epoca.
La struttura fu, col mutare dei regimi politici, manifattura reale, imperiale e nazionale.
Ancora attiva, la manifattura di Sèvres ha saputo evolversi coi tempi e la sua produzione è principalmente destinata allo stato, sebbene l'eccezionale qualità dei prodotti attiri molti collezionisti da tutto il mondo.
Il suo fascino è dovuto anche ai colori originali: turchino oltremare, azzurro turchese, verde persiano, giallo giunchiglia, rosa Pompadour, violetto, e alla purezza e candore della vernice.
Oggi la Manufacture nationale de Sèvres è oggi un servizio a competenza nazionale del Ministero francese della cultura e della comunicazione la cui missione è di produrre oggetti di ceramica d'arte, sia copie di antichi che creazioni moderne, secondo tecniche artigianali (fonte Wikipedia.it)

Italia - Capodimonte
La Real Fabbrica Napoletana sorse sulla collina di Capodimonte non lontano dal Palazzo Reale di Napoli. Come nelle altre realtà europee, furono realizzati molti tentativi ed esperimenti prima di trovare la formula giusta che si rilevò poi unica nella storia della porcellana. In Italia, ed in particolare al Sud, non essendovi il caolino (la sostanza usata dalla fabbrica di Meissen) fu realizzato un impasto dalla fusione di varie argille  provenienti dalla cave del sud miste al feldspato. Ne derivò un impasto tenero dal colorato latteo che durante la cottura si ritira di circa il 20%. Ciò e se da una parte fa perdere dovizie di dettagli tipici della porcellana nord europea dall'altra rende uno stile inconfondibile pervaso da un'armonia strutturale naturalista.
Nel solo mese di dicembre del 1743 uscirono dai forni di Capodimonte 1970 pezzi tra cui tabacchiere coppette, teiere e caffettiere, piattini e pomi di bastone.


Statuina di Capodimonte - Collezione privata
Tra il 1743 e il 1745, Giuseppe Gricc, capo modellatore, creò favolose figurine legate alla commedia dell’arte italiana, tra cui Colombina, Arlecchino, Pulcinella e Pantalone.
Negli anni la manifattura crebbe ed arrivò ad un pregio altissimo. Aumentò la produzione e la varietà dei pezzi realizzati ad opera di artisti artigiani che si tramandavano di padre in figlio la preziosa arte.


Statuina di Capodimonte - Collezione privata
Tra i capolavori realizzati in quel periodo ci fu il Salottino di Porcellana della Reggia di Portici inizialmente commissionato per il boudoir dell'appartamento privato della regina Maria Amalia di Sassonia. Oggi si può ammirare il salottino in una delle sale del Museo di Capodimonte a Napoli.


Particolare del Salottino di Porcellana
Reggia di Capodimonte, Napoli
Il salottino è un ambiente di stile Rococò interamente rivestito di lastre di porcellana bianca decorate ad altorilievo con festoni e scenette di genere ispirate al gusto della “Cineseria” imperante nel XVIII secolo.
Quando nel  1759, Carlo successe a Filippo V come Re di Spagna diede ordine che tutta la produzione, artisti e operai inclusi, venissero in blocco trasferiti presso il Palazzo Reale di Buen Retiro, a Madrid. La  fabbricazione continuò molto simile a quella napoletana, ma pian piano perse smalto e agli inizi dell’800 cessò di produrre.  
A Napoli nel frattempo salì al trono passò il figlio di Carlo, Ferdinando IV Re di Napoli (1759-1816) successivamente Ferdinando I Re delle due Sicilie (1816-1825). Egli volle avviare una nuova produzione di porcellane, cosa che fece nel 1771 nella Reggia di Portici, e successivamente nel Palazzo Reale di Napoli.
Nacque così la Real Fabbrica Ferdinandea le cui opere furono contrassegnate da una lettera N coronata, in colore azzurro. Il periodo di maggior splendore fu dal 1780 al 1799 e la produzione era ad opera di una vera e propria scuola d’arte. In questo periodo fu introdotta anche la porcellana biscuit cioè un tipo di porcellana opaca (fino ad allora era stata lucida).


Biscuit di Capodimonte - Collezione privata

Uno degli capolavori della produzione Ferdinandea fu il Servizio dell’Oca, realizzato per la corte borbonica nell’ultimo decennio del XVIII secolo, così denominato per la forma del pomello che compare sui coperchi delle zuppiere riproducente un bambino che strozza un’oca. Altri pomelli dello stesso servizio, invece, si ispirano alla statua gemella, l’Allegoria del Tempo, che ritrae un fanciullo in atto di coprirsi il volto con una maschera ellenica. Fino all’800 era indicato come “Servizio delle vedute napoletane”(...). Il tema delle vedute era particolarmente appropriato per presentare, in occasione dei pranzi ufficiali, le bellezze naturali, i monumenti e i siti archeologici sparsi sull’intero territorio. (fonte sito web del museo).


Real Fabbrica della Porcellana di Napoli  
Servizio dell'Oca - Zuppiera

Museo di Capodimonte

Quando i francesi, con Giuseppe Bonaparte instaurarono un governo napoleonico  iniziò la decadenza della produzione. Le attrezzature furono vendute a privati che continuarono l’attività grazie agli  artisti napoletani capaci di inventare nuovi stili rappresentando scene di napoletanità.
Nel 1821 Carlo Leopoldo Ginori Lisci, erede della prestigiosa Porcellana Ginori a Doccia (fondata nel 1737) acquista i modelli di Capodimonte e della Real Fabbrica Ferdinandea, con diritto alla riproduzione del marchio (la N coronata).
Con l’Unità d’Italia la produzione di Capodimonte ebbe un periodo di decadenza fin quando nella metà dell’800 nacquero le prime fabbriche artigianali a carattere familiare. Ciò permise alla zona di mantenere viva la sua tradizione artistica, fiorente ancora oggi e famosa per i suoi fiori in porcellana.

Conoscere un marchio...:
Esistono più di 2000 marchi di porcellane! Il marchio permette di individuare la manifattura e in molti casi anche l’artista che ha eseguito l’oggetto. La stessa produzione può avere diversi marchi a seconda dell’epoca di produzione, firma dell'artista, etc!! 
Sul mercato ci sono tante imitazioni che a dire il vero hanno comunque pregio, poichè spesso si tratta di oggetti creati comunque tra l'800 e il 900. 
Cercare la provenienza di un determinato oggetto non è cosa facile ma neanche impossibile! Ci sono guide ai marchi che possono essere d'aiuto anche se alle volte anche con quelle tutti i dubbi purtroppo rimangono! 
Un oggetto è bello a prescinre da tutto! Ovviamente la tracciabilità di una produzione fa la differenza poichè accerrta il valore storico, artistico ed economico del prodotto!

4 commenti:

  1. Gentilissimi, possiedo un bel servito di tazze degli anni '20, completo, con belle figure colorate, il materiale è sicuramente porcellana, sul fondo della tazze ci sono dei numeri impressi, sul fondo della teiera, della zuccheriera e della lattiera anche dei marchi in oro, piccolissimi e indecifrabili, come potrei fare a sapere il marchio, l'origine e il valore di questo servito? Io sono della provincia di Firenze e mia nonna, che mi ha lasciato il servito, era amica di alcune operaie della Richard Ginori negli anni '20 e '30, avevo pensato che il servito potesse averlo acquistato nella storica fabbrica ma il marchio non mi sembra della Ginori. Grazie, saluti. Viviana Ventisette

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  2. Ciao Viviana, io sono un appassionata delle porcellane ma non è sempre facile individuare l'esatta provenienza! Posso comunque cercare di aiutarti nell'identificazione del marchio attraverso i testi e i canali che utilizzo di solito io. Mandami una mail con una foto del fondo di cui parli all'indirizzo valeria_a@yahoo.com e ...vediamo se riusciamo nell'impresa!!:)
    Aspetto tue notizie!

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  3. Ciao Miss Jane ho acquistato in un mercatino di vecchie cose dei barattoli da cucina d'epoca (farina zucchero caffe e the) made in france. Il prezzo era molto contenuto e per questo li abbiamo acquistati insieme con mio marito ma ora mi incuriosisce sapere di che epoca sono. posso postari la foto su facebook? Grazie e mille Marina

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  4. Ciao Marina,
    puoi inviare una foto a valeria.altiero@gmail.com
    Spero di riuscire ad esserti utile e che il marchio sia tra quelli che ho nel mio archivio!
    Aspetto tue notizie:)
    Ciao

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